Le donne che non difende nessuno
Provincia di Benevento- Una donna di 34 anni avrebbe simulato un incidente stradale spingendo la sua Opel Corsa contro il guard rail, poi avrebbe preso in braccio il figlio neonato lanciandolo giù dalla scarpata. La donna poi lo avrebbe raggiunto per finirlo colpendolo con un pezzo di legno. Questa la notizia.
...la ribellione delle donne al patriarcato si esprime spesso in forme estreme, violente e disperate in cui è dominante la sensazione di impotenza e di non aver vie d’uscita oppure di rabbia repressa per anni.
Queste donne non le difende nessuno perché l’infanticidio tocca il sacro, il mito. Rimette in discussione lo status sacrale del bambino e il ruolo sacrale della madre che dà la vita. Per questo è un tabù. Nessuno cercherà le ragioni strutturali di questo atto, nessuno si chiederà che cos’è il patriarcato. Le donne sono così costrette al silenzio, non racconteranno mai le loro ragioni, non prenderanno mai parola, allo stesso tempo per la minaccia di una pesante condanna e per la riprovazione morale di tutta la società, ivi comprese loro stesse. Saranno preda di psichiatri e psicologi, studiosi della devianza, magistrati e giudici, saranno considerate pazze. La società patriarcale non può accettare un tale rifiuto del ruolo e della maternità.