Storia e Memoria
“Vorremmo che questo incontro potesse costituire un momento prezioso di condivisione,
di consapevolezza e analisi, che arricchisse i singoli percorsi di nuove idee
e pratiche, e che potesse anche significare la riappropriazione di una cultura conflittuale,
di cui sono portatori i movimenti femministi e antagonisti in genere, che viene sempre più marginalizzata e criminalizzata. Riappropriazione che passa per la lotta contro i deliri securitari e il controllo sociale, contro la devastazione dei territori, la medicalizzazione, la gerarchia, l’espropriazione costante di tempi e modi di vita, contro lo sfruttamento e, in generale, contro l’oppressione e la violenza di razza, genere e classe; riappropriazione che deve anche confrontarsi con l’enorme patrimonio che abbiamo ricevuto in eredità dal pensiero e dall’azione femminista. Vorremo trovare insieme forme di autodifesa e autorganizzazione che rifiutino la logica della vittimizzazione e
della delega, mettere a valore l’esperienza accumulata in anni di lotte e farci noi stesse luogo di trasmissione di tale sapere. Riscoprire ciò che fu il movimento femminista rivoluzionario e saper rideclinare i suoi principi sulle nuove forme che il potere ha assunto all’interno della società pacificata e neoliberista, che procede frammentando il processo di soggettivazione per rendere sempre più problematico il riconoscimento di classe e di genere ed erodere spazi di autonomia e alterità. La trasmissione del sapere tra generazioni e all’interno della stessa è una grande forza, l’unica forse in grado di confrontare esperienze di lotta in ottica sincronica e diacronica, in modo da poter estrapolare elementi di continuità invece che di discontinuità tra ciò che combattevano le nostre madri e ciò che dobbiamo difendere e combattere oggi.
Partire dal privato e riconoscerne la valenza politica significa anche questo: assumere
su noi stesse il patrimonio dell’esperienza e il sapere del nostro corpo, caricarci della
responsabilità politica della nostra storia e della nostra consapevolezza, ed essere in
grado di manifestarne la potenza.”
ATTI dell’Incontro Nazionale Separato “Memoria collettiva, Memoria femminista” Roma,dicembre 2012