Genova 20 luglio 2001

A tutti i nostri figli e figlie

Queste calde notti d’estate aprono ferite mai rimarginate. Chiusa in una stanza con la testa sul cuscino, avvolta da un caldo umido, tutto scorre velocemente…immagini di protesta, uomini, donne, ragazzi e ragazze che percorrono le strade di una Genova infuocata. Mi sembra di sentire i loro discorsi, di percepire i loro desideri, la lotta per un mondo migliore è disegnata sui loro visi. Poi all’improvviso, cariche, fumo, pestaggi per arrivare a p.zza Alimonda, un ragazzo uno sparo un urlo che non dimenticherò mai e La Morte materializzarsi… Tutto si sposta ad una spiaggia è agosto, tanto caldo, tanta musica, tanti giovani. Il cuore batte tanto forte che le mie tempie cominciano a martellare, vedo mio figlio aggredito e accoltellato al grido merde tornatevene a casa…Lui a casa non è più tornato, lui era una zecca e lo hanno ucciso x questo. Non amo il caldo, non amo l’estate, perché per me dal 2001 ha il colore rosso sangue. Vorrei essere una poetessa x declamare in versi il colore del dolore, ma forse non lo ha, è solo un qualcosa che ci appartiene e ci accompagnerà x sempre.
A tutti i nostri figli e figlie

Stefania

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