L’unico vaccino che ci piace….
di Nicoletta Poidimani
Nei giorni scorsi stavo prendendo degli appunti per scrivere un post sulla canea mediatica riguardo la questione vaccini, ben felice di appartenere ad una generazione alla quale le malattie esantematiche hanno potuto rafforzare il sistema immunitario – e quanto ci divertivamo quando stavamo a casa da scuola, libere/i di giocare con chi aveva già fatto la malattia che noi avevamo in corso e magari ce l’aveva pure trasmessa senza passare per untore!
Avrei voluto proporre delle riflessioni su come questa operazione – oltre ad ingrassare i portafogli delle multinazionali farmaceutiche ed avere precisi connotati di classe, come altre hanno già fatto notare – miri a rafforzare la statalizzazione del biologico attraverso la statalizzazione della salute, minando alla radice ogni minima istanza di autodeterminazione delle propria vita.
Ma proprio ieri ho scoperto, quasi per caso, dalla newsletter di un sito dedicato alla scuola, che ora lo Stato pretenderebbe che anche operatrici ed operatori scolastici e sanitari venissero vaccinati a tappeto (si legga la nota del Miur).
Sono, personalmente, più che pronta a dare battaglia contro questa ennesima idiozia, di cui al momento non pare esserci traccia sui media di regime – servirà, forse, a riempire le pagine agostane dei quotidiani, quando c’è poco-nulla da scrivere se non pettegolezzi da portineria sulle vacanze e le tresche di questo o quella personaggio/a famoso/a?
E, a proposito di media di regime, notevole è stato – e non per caso – il silenzio riguardante la partecipata manifestazione di Pesaro dello scorso fine settimana contro l’obbligo di vaccinazioni.
Prevedo che i principali sindacati della scuola non solo non faranno nulla contro questa ennesima idiozia – e magari la supporteranno anche, adducendo a motivazione la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. Ma ci facciano il piacere!!!!
Intanto, però, da un rapido sondaggio di OrizzonteScuola emergerebbe che il 75% è contrario a questa decisione.
Bene, rimbocchiamoci le maniche, perché dopo lo sfacelo della (per niente) Buona Scuola non passi questa ennesima porcheria.
A margine, voglio ricordare che le prove generali di questa operazione son state fatte, tanto per cambiare, sulla pelle delle donne – anzi, delle giovanissime adolescenti – con la campagna per il vaccino contro il Papilloma Virus. In quell’occasione, anziché una sana educazione alla prevenzione lo Stato aveva scelto di terrorizzare le famiglie con figlie femmine, proponendo quel vaccino come soluzione. Questa volta ministre incompetenti, che si preoccupano del morbillo e non dei veleni cancerogeni che quotidianamente mangiamo-respiriamo-beviamo, arrivano pretendere di imporre a tappeto l’obbligo dei vaccini.
Opponiamoci con forza contro questo ennesimo attacco alla nostra autodeterminazione da parte dei servi del capitalismo neoliberista. Opponiamoci con forza alla governamentalità. Urliamo ad alta voce che l’unico vaccino necessario è quello contro l’imbecillità e l’ingerenza istituzionale nelle nostre esistenze.
¡No pasarán!