Ancora sul 25 aprile

Ri-conosci il fascismo/continua a R-esistere

RI-CONOSCI il FASCISMO…      CONTINUA a R-ESISTERE

La storia e la memoria sono strumenti per capire il presente e capire il presente permette di lottare per aprire e percorrere strade di liberazione.

La società neoliberista che stiamo vivendo, al di là delle belle parole, delle frasi fatte, delle commemorazioni oleografiche della Resistenza, ha forti connotati di fondo propri dell’ideologia fascista, mascherati da una “modernità” che non è altro che una ridefinizione violenta dei rapporti di forza con le oppresse e gli oppressi tutte/i.

E’ fascista  perché

-tende a superare il seppur fittizio gioco democratico introducendo il governo diretto del potere economico, come è stato per il governo Monti, come è per il governo Renzi, non elettivi ma emanazione diretta delle multinazionali anglo-americane;

-cerca la distruzione sistematica del concetto di sovranità popolare , degli organismi di mediazione politica…partiti ….sindacati…. attraverso la demonizzazione del concetto stesso del fare politico;

-ha impostato un Stato autoritario di tipo poliziesco, con un controllo sociale serrato e la persecuzione della dissidenza non per le azioni antagoniste che può mettere in atto, ma per il solo pensiero politico e le opinioni personali;

-ha introdotto il concetto di carcerazione per condizione e non per reato creando i Cie, vero e proprio strappo nel diritto borghese, di matrice nazista, dove si è internati/e per quello che si è e non per quello che si fa.

-ha la pretesa di normare tutti gli aspetti della nostra vita propendendo per lo Stato etico;

-depoliticizza  tutte le lotte riducendole a problemi di associazioni di categoria e corporazioni;

-ripropone fortemente la gerarchia, l’autorità, la meritocrazia che non è altro che il premio alla capacità e alla disponibilità a servire, reintroducendo la piramide sociale incarnata in dio-patria-famiglia;

-pretende una collaborazione sociale  in cui tutti/e, ognuno nel proprio ruolo, che deve essere accettato con serenità e rassegnazione, si impegnino per il bene comune dellanazione, a cominciare dal mondo del lavoro i cui rapporti sembrano ribadire quelli degli anni’20 e, in particolare, demonizzando e trascinando nel penale il diritto di sciopero coinvolgendo in questa condanna i cittadini e le cittadine tutti/e;

-ripropone fortemente il razzismo attraverso le guerre neocoloniali che offrono al sistema di potere due grandi vantaggi: depredare i popoli del terzo mondo in maniera diretta e sistematica e spingere le popolazioni occidentali alla guerra fra poveri….cittadini legittimi contro migranti…bianchi contro neri….ma anche una categoria sociale contro l’altra….una generazione contro l’altra….donne contro uomini….

Il fascismo ideologico in orbace viene usato strumentalmente, all’occorrenza, dal neoliberismo, per azioni violente, così da cavalcare la litania degli opposti estremismi e da porsi come riferimento democratico in mezzo a una situazione di insicurezza e conflittualità politica di avverse fazioni. La destabilizzazione dell’Ucraina ha completamente smascherato questo gioco. Gli Stati Uniti con il codazzo dei vassalli e alleati più o meno disponibili o più o meno recalcitranti, non hanno avuto scrupoli ad insediare in quel paese un governo dichiaratamente nazista. A riprova che il fascismo ed il nazismo non sono delle schegge impazzite che ogni tanto si presentano non si sa bene perché, ma sono una variante tutta interna che la borghesia usa quando ne ravvisa la necessità.

I principi e l’ideologia neoliberista, che sono una teorizzazione statunitense e anglosassone, sono stati introdotti in Europa dai partiti socialdemocratici e riformisti, in Italia dal Pd, annessi, connessi e collaterali che si sono trasformati in destra moderna ed hanno portato in dote al neoliberismo il linguaggio della sinistra senza il quale sarebbe stato molto difficile far penetrare nella società principi così fortemente reazionari e fascisti.

Hanno permesso così anche la nascita e la crescita nelle nazioni europee di partiti, movimenti, associazioni dichiaratamente fasciste e naziste perché l’idea di sinistra è stata associata al politicamente corretto, al buonismo peloso, all’ipocrisia imperante, ad un soffocante controllo sociale anche dei comportamenti personali e, allo stesso tempo, è stata ucciso l’immaginario rivoluzionario della sinistra di classe attraverso la demonizzazione della così detta violenza e dell’ideologia.

Le donne e le diversità sessuali sono state strumentalizzate e direttamente usate in questo lavorìo perverso che ha creato una società dell’antisessismo-sessista, dell’antirazzismo-razzista, dell’antifascismo-fascista.

Celebrare il 25 aprile, oggi più che mai, significa ribadire la nostra irriducibile distanza da questa società e ricreare immaginari di liberazione.

Coordinamenta femminista e lesbica-25 aprile 2015

Coordinamenta.noblogs.org/coordinamenta@autistiche.org

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