Libertà vaccinale:oltre la caccia alle streghe

Libertà vaccinale: oltre la caccia alle streghe

Assistiamo in questi giorni ad una massiccia campagna allarmistica da parte di governo, istituzioni mediche, associazioni di genitori sul tema dei vaccini pediatrici.

Non è nostra intenzione entrare in questa sede nel merito del dibattito medico-scientifico (anche se ci piacerebbe in futuro organizzare un incontro sul tema), ma vogliamo fermamente prendere posizione contro qualunque tipo di caccia alle streghe, contro ogni discriminazione e contro tutti i tentativi di appiattire discussioni complesse e delicate su posizioni preconcette ed ideologiche.

Consideriamo l’attuale discussione in ambito medico-scientifico sulla pratica vaccinale pediatrica vigente e le sue criticità come un’importante opportunità per garantire una migliore assistenza sanitaria sia all’individuo, sia alla comunità nella sua interezza. A questo proprosito volentieri segnaliamo una lettera aperta di oltre 50 medici che scrivono al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità in difesa della libertà vaccinale e genitoriale.

Pensiamo che liquidare frettolosamente e semplicisticamente dubbi e perplessità dei genitori alle prese con la salute di bambine e bambini sia un modo paternalista e autoritario di approcciarsi al tema. Inoltre, la tendenza a ignorare le specificità dei singoli individui e della loro storia medica, personale e famigliare, nel vagliare i pro e i contro delle vaccinazioni appare superficiale e insensibile al rischio di danno da vaccino.

Riteniamo, infine, che la scienza non sia mai neutra, ma che sia uno strumento che può e deve essere indirizzato consapevolmente, sta a tutti noi far si che la scienza medica sia uno strumento al servizio delle persone e non di particolari interessi elettorali, economici o ideologici.

Sfasciatoio

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