Per prima cosa ringrazio di cuore le occupanti e gli occupanti dell’Ex-Telecom che ieri ci hanno fatto sognare che fosse possibile resistere e vincere. In qualche modo abbiamo vinto. Abbiamo rimesso in sesto la speranza che forse questi tempi bui ci avevano ammaccato. Si, gli occupanti alla fine sono usciti, ma quella a cui abbiamo assistito è stata una lunga resistenza da parte di tutti, trasversalmente, ognuna e ognuno con le sue capacità, dal bambino che non vuole farsi prendere dalle guardie a chi è stato sul tetto per ore e ore. Forse, dopo quello che è accaduto ieri, dobbiamo dare corpo ai discorsi sulle nuove forme di resistenza e di lotta di cui abbiamo discusso in questi mesi . Siamo determinat@ , forti e consapevoli del nemico.
Ieri nei presidi di solidarietà in giro per l’Italia abbiamo subito cariche in varie città……… A Roma ora hanno scoperto l’uso dell’idrante, e sembra che lo usino come un nuovo giocattolo. Quello che ci portiamo a casa è la capacità di saper resistere, di mettersi davvero in gioco, la possibilità di analizzare e costruire nuove forme di lotta, nuove tattiche e strategie per creare delle fratture. La possibilità di resistere così tanto e con tanta determinazione a uno sgombero con un folto presidio di solidarietà, senza paura di quello che potrebbe succedere, mi ha ricaricata di energia, energia che ieri si percepiva nell’aria. Mentre l’idrante spazzava via il presidio, le compagni e i compagni, tutt@ gli-le occupant@, sbeffeggiavano le guardie, non avevano paura, rimanevano lì ridendo loro in faccia, urlando che una doccia non può fermare nessuno e tutto questo ricordava molto “sarà una risata che vi seppellirà.”
Per questo GRAZIE di aver resistito perché vedere tanta forza ci ha ricaricato tanto!
Nella