LAMPEDUSA 3 OTTOBRE 2013 – UNA STRAGE DI STATO
Il 3 Ottobre 2013, un barcone con oltre 450 migranti a bordo, giunto in prossimità di
Lampedusa si blocca a causa di un’avaria al motore e finisce per rovesciarsi. I soccorsi della guardia costiera ritardano di quasi un’ora. Si salveranno solo in 155, soccorsi dai pescatori presenti sul posto, gli altri affogano a poche centinaia di metri dalla spiaggia, il numero esatto non si saprà mai.
La strage diventa purtroppo una occasione per passerelle di politici e ipocriti discorsi di circostanza, utili solo a coprire e giustificare proprio quelle politiche criminali che sono all’origine della strage stessa. Da quel 3 Ottobre 2013, in un Mediterraneo sempre più militarizzato, si susseguono missioni militari per il controllo delle migrazioni (Mare Nostrum, Triton e ora EuNavForMed) e imponenti esercitazioni della NATO (l’ultima, la Dynamic Manta è appena terminata a Settembre, e incombe già la Trident Juncture 2015, dal 21 Ottobre al 6 Novembre). In un crescendo osceno, le ondate migratorie e le stragi vengono usate per giustificare gli interventi militari, il saccheggio delle risorse locali, la distruzioni di intere società, eventi che a loro volta sono all’origine delle ondate migratorie e delle stragi.
Abbiamo scelto il 3 Ottobre 2015, a due anni esatti dalla strage, non per una semplicerievocazione di quell’evento tragico. Vogliamo che sia l’occasione per un confronto vivo, e dedichiamo perciò l’intera giornata al tema delle migrazioni e della guerre, per affrontare insieme questo nodo che strangola le nostre vite, per spezzare una volta per tutte questo sanguinoso e infernale meccanismo.
PROGRAMMA:
3 ottobre 2015 – Cagliari, Polo Umanistico di Sa Duchessa – via Is Mirrionis 1
Dalle ore 16:00 verranno presentati e discussi contributi informativi ed esperienze di lotta, sia dalla Sardegna che dai confini militarizzati d’Europa (da Lampedusa a Ventimiglia);
Alle ore 19:30 è prevista la proiezione della video-inchiesta “Lampedusa 3 ottobre 2013 i giorni della tragedia”, di Antonino Maggiore, realizzato a Lampedusa, che ricostruisce impietosamente gli eventi che hanno portato alla strage. La proiezione avverrà simultaneamente in decine di situazioni in Italia e in Europa.
A seguire incontro/dibattito: Fermare la Guerra – Aprire le Frontiere
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