ADESSO BASTA! E’ ORA DI SCEGLIERE!
Negli ultimi mesi si sono verificati molti casi di violenza sulle donne
negli spazi che, come compagne e compagni, viviamo. E’ nata spontanea la
voglia di vederci per dare delle risposte, ma anche per costruire un
luogo di riconoscimento e di presa di posizione pubblica contro la
violenza.
Speravamo che definendoci compagno o compagna avessimo ormai assunto
l’antisessismo e la lotta al patriarcato come necessari, innanzitutto
mettendo in discussione gli atteggiamenti maschilisti e di possesso che
agiamo nelle relazioni, sia intime che collettive.
Evidentemente non è così, se bastassero l’asterisco e la chiocciola
quando scriviamo avremmo fatto la rivoluzione!
Le compagne femministe hanno sempre preso posizione e fatto un lavoro
comune(anziché di nuovo collettivo) sulla violenza, ma continuano a
scontrarsi con le dinamiche che s’innescano intorno all’ aggressore:
minimizzare, sminuire e isolare la compagna, relegare la violenza
all’ambito del privato. Una vera e propria rete di protezione interna
che può arrivare a far passare la reazione all’aggressione come un
attacco alla realtà politica in cui è avvenuta la violenza.
Quando si dice «non vogliamo fare processi» in realtà si produce un
meccanismo di giustificazione per cui si elude il confronto collettivo e
si istituiscono mille processi informali alla donna, alimentati dal
chiacchiericcio, che costituiscono un’ennesima violenza.
Nominare la violenza e le sue dinamiche per scardinarle non è fare un
processo. Parlare di antisessismo, maschilismo, patriarcato, criticarsi
nell’agire oppressivo, porsi delle domande fà sì che si possano dare
delle risposte collettivamente.
Ora è necessaria un’assunzione di responsabilità e una presa di
coscienza dei privilegi del proprio genere e dei ruoli assunti come
maschi, soprattutto se bianchi ed eterosessuali.
E’ ormai necessario che i compagni si formino sulle questioni di genere
e scelgano concretamente le pratiche per combatterli, scardinando i
meccanismi di delega e i ruoli educativi normalmente attribuiti alle
compagne.
Che genere di relazioni vogliamo? Ci possiamo fidare di rapporti non
basati sull’antisessismo? Vogliamo continuare a condividere spazi con
compagni che tengono stretti i propri privilegi? Che genere di conflitto
possiamo agire nei nostri spazi? Quali strumenti ci diamo per costruire
luoghi in cui siamo a nostro agio? In cui siamo libere di arrabbiarci,
usare il sarcasmo o l’ironia contro il sessismo e il machismo dei
compagni?
Adesso basta! E’ ora di scegliere!
Le relazioni di potere ci tolgono forza nelle lotte che portiamo
avanti. Affrontarle e sovvertirle è imprescindibile! I panni sporchi non
si lavano in famiglia, ma collettivamente.
Per questo abbiamo iniziato ad incontrarci come donne in un’assemblea
aperta ed in continua evoluzione. Vogliamo costruire una rete di
sorellanza in cui sia possibile riconoscersi, ascoltarsi, sostenersi
reciprocamente e trovare insieme le pratiche di autodifesa.
Il prossimo incontro sarà giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne
Sciolte, via ostiense 1