“Mercanti di morte”
Come al solito e come sempre, quando succede una tragedia più grande di quelle che quotidianamente attraversano il nostro presente, allora tante e tanti si sbracciano in cordoglio peloso, lacrime istituzionali, interesse simulato e strumentale. Un barcone stipato di migranti si è rovesciato nel mediterraneo due giorni fa, il bilancio dei morti/e è pesante, ma fa effetto perché sono morti tutti/e in una volta…si sa il numero fa notizia, ma ne muoiono quotidianamente in quantità minore e passano così in un silenzio noncurante.
“Una tragedia immensa”(Enrico Letta, Pd, presidente del consiglio, tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013)
“Provo vergogna e orrore; è necessario rivedere le leggi anti-accoglienza” (Giorgio Napolitano,Pd, presidente della repubblica, tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 )
“…L’escalation dei viaggi della morte è il segno che siamo in presenza di un’organizzazione criminale che sta facendo tanti soldi e rovinando tante vite. Il nostro Paese non può consentire che si faccia commercio di vite umane e noi li prenderemo. Questo chiediamo alla comunità internazionale”…..“Anche oggi un’operazione delle forze di polizia e dell’ordine italiane ha portato all’arresto di altre 24 persone, siamo a 1.002 in totale” ( Matteo Renzi, Pd, presidente del consiglio, sul ribaltamento del barcone del 19 aprile 2015.)
Queste dichiarazioni sono assolutamente intercambiabili nel tempo e nello spazio politico e non perché destra e sinistra non esistano più, esistono eccome!, ma perché mentre la destra tradizionale ribadisce concetti che sono sempre stati suoi, la socialdemocrazia, PD in testa, è diventata destra moderna facendosi sponsor del credo neoliberista.
A margine è interessante notare la dichiarazione di Laura Boldrini,Sel, presidente della camera, che, alla dichiarazione di Angelino Alfano che sarebbe necessario bombardare le imbarcazioni degli scafisti, risponde ”ma come facciamo a sapere quali sono le imbarcazioni giuste?”: Il problema non è quindi un’affermazione come quella di Alfano priva di qualsiasi scrupolo, bensì come metterla in atto. D’altra parte cosa aspettarsi da una patriarca, questo è il suo ruolo, questo è il punto di arrivo di una carriera fatta proprio nell’ambito della strumentalizzazione occidentale delle guerre umanitarie, questo è il motivo per cui è stata messa dove sta.
La colpa delle stragi in mare sarebbe, quindi, delle modalità con cui i migranti arrivano qui da noi, delle situazioni locali nei paesi del terzo mondo che non impediscono gli imbarchi, delle politiche europee che non aiutano l’Italia, delle leggi italiane non adeguate, dell’insufficienza delle strutture poliziesche, militari e di controllo, della carenza di strutture umanitarie di soccorso, ma, soprattutto, la colpa sarebbe degli scafisti, chiamati mercanti di morte, che lucrano sulla tratta degli esseri umani.
Si, la colpa è dei mercanti di morte, ma i mercanti di morte sono i paesi occidentali.
Le cause vere dei flussi di migrazione e le responsabilità vere vengono oscurate, negate, sepolte, sono sotto gli occhi di tutte e tutti ma non vengono nominate. Le politiche neocoloniali di aggressione ai paesi del terzo mondo, la destabilizzazione di intere nazioni, aree geografiche e territoriali da parte delle potenze occidentali, la strategia adottata dall’occidente neoliberista a guida statunitense che usa strumentalmente le differenze etniche, religiose, culturali in modo tale da ottenere comunità in lotta fra loro che non permettono unità nazionale, percorsi di liberazione, consapevolezza politica, strategie di affrancamento dall’occidente predatore e colonialista, sembra che non esistano. La condizione del terzo mondo sarebbe frutto dell’incapacità di quei popoli a gestirsi democraticamente.
E intanto vengono distrutte le economie di sussistenza, la piccola proprietà contadina è cancellata dalla voracità delle multinazionali, si sostengono e si armano realtà tribali mettendole le une contro le altre. Si evoca lo spettro del “terrorismo” per ottenere l’effetto di compattare l’occidente e di avere mano libera per qualsiasi intervento militare e allo stesso tempo si crea, si addestra, si foraggia e si arma l’integralismo islamico.
Le popolazioni che sono costrette ad abbandonare campagne devastate, prima si ammassano in baraccopoli senza identità, in una miseria senza fine, poi cercano una via di scampo verso un occidente che si autopropone ipocritamente come terra promessa, come portatore di civiltà, di diritti umani, di cultura superiore e come paradiso del benessere.
I barconi partono dalle coste libiche, un paese aggredito e smembrato. L’aggressione alla Libia del marzo 2011, snodo della nascita del neocolonialismo, è stata promossa dalla Francia con il concorso degli Stati Uniti, della Danimarca, della Norvegia, del Regno Unito, del Canada, del Belgio e dell’Italia
L’Italia, a sua imperitura vergogna, ha partecipato in prima fila alla distruzione di quel paese, aggressione assolutamente contraria agli interessi italiani ma fortemente voluta d’allora presidente della repubblica Giorgio Napolitano e dal Pd, un partito che per la prima volta nella storia italiana non ha fatto gli interessi di frazioni della borghesia nazionale, bensì quelli delle multinazionali anglo-americane.
La responsabilità delle morti in mare, dei migranti affogati/e e dispersi/e, ma anche della loro reclusione nei Cie, della loro vita di stenti e di miseria, è di tutte quelle e tutti quelli che portano avanti, sostengono, appoggiano, naturalizzano nella società il neoliberismo a tutti i livelli, dal politico al quotidiano. L’unico modo che abbiamo per porre fine a queste tragedie è lottare contro le guerre neocoloniali e contro l’ideologia neoliberista in ogni aspetto della nostra vita, smascherare i partiti, le organizzazioni, le soggettività, le associazioni, le ong, le onlus…che sono portatori di questa logica perché tutto questo ha dei risvolti importanti anche nel nostro paese: il neoliberismo è un’ideologia fortemente razzista e violenta che mette poveri contro poveri, migranti contro così detti cittadini legittimi…una categoria sociale contro l’altra…uomini contro donne ….e il neocolonialismo è come un’onda nera che si rovescia anche sui popoli occidentali minando alle radici consapevolezza politica, solidarietà, possibilità di liberazione.
I mercanti di morte sono i paesi occidentali, ma non mercanti qualsiasi, sono mercanti all’ingrosso.