A caccia di femministe!

In Spagna si è aperta la caccia alle femministe!

Il 22 maggio di quest’anno due femministe spagnole sono state assolte, a Siviglia, dal giudice istruttore, dall’accusa di aver realizzato scritte contro la proposta di legge sull’aborto in Spagna, nella sede del PP nel centro della città. Una di loro era stata addirittura arrestata e trattenuta per otto ore perchè la polizia voleva incriminarla dell’incendio del portale della chiesa di Santa Marina, sempre a Siviglia, avvenuto nella notte del 5 gennaio.

Questo perchè nella chiesa ,una volta spento l’incendio, erano state rinvenute due scritte, una che si riferiva alla liberazione dei detenuti politici e l’altra all’aborto libero.

La polizia non è riuscita a dimostrare né che le scritte nella sede del PP fossero opera delle due femministe, né che ci fosse un collegamento con l’incendio nella chiesa e, per insufficienza di prove, le due compagne sono state assolte.

Tutto questo, però, è inserito in un quadro inquietante:

-le indagini sono state affidate alla sezione della polizia nazionale che si occupa dei gruppi politici  così detti “estremisti” e “terroristi”

-è stato incaricato il TEDAX, gruppo tecnico specializzato nella disattivazione di ordigni esplosivi, per l’analisi della modalità con cui è stato appiccato il fuoco al portale della chiesa che è consistita in due cartoni imbevuti di benzina infilati sotto la porta!

-sono state effettuate analisi calligrafiche sulle scritte

-sono stati interrogati testimoni

-sono state passate al vaglio tutte le immagini delle telecamere degli edifici circostanti alla sede del PP e nella zona della chiesa in modo da monitorare tutte le persone che sono passate di lì e che hanno fatto le manifestazioni sotto il PP, mettendo a confronto volti, abiti, scarpe, atteggiamenti…

-sono stati messi sotto controllo i gruppi femministi attraverso monitoraggio costante di tutte le loro attività, pedinamenti, appostamenti da parte della polizia tanto che anche le studentesse universitarie appartenenti a collettivi femministi hanno dichiarato di essersi accorte di essere sotto controllo e di essere pedinate

-in particolare la femminista accusata della partecipazione all’incendio del portale e poi assolta, è tutt’ora seguita da un agente che la fotografa quando entra o esce di casa o nel posto dove studia per monitorare cosa fa, chi incontra, come si veste e gli abiti e le scarpe che indossa per vedere se c’è qualcosa di ricollegabile alle immagini registrate fuori dalla chiesa e dal PP.

L’assemblea “Mujeres Diversas” di Siviglia ha denunciato, in una conferenza stampa tenutasi lo scorso febbraio, l’esistenza di “una strategia politica per criminalizzare il movimento femminista” e la persecuzione per la partecipazione alle proteste contro la proposta di legge sull’aborto con multe, identificazioni arbitrarie, modalità violente da parte delle forze di polizia.

I media mainstream, dal canto loro, agitano lo spauracchio della matrice anarco-femminista ricollegando l’azione alla chiesa alle azioni anarchiche contro le chiese nel ’36 e facendo riferimento, secondo le indicazioni della polizia, al colore rosso e nero delle bombolette usate.

Il 10 aprile il gruppo femminista C.A.P.H.,”Celula Armada de Putas Histericas” ha messo in rete, attraverso il portale audiovisivo VIMEO, un video con il loro primo comunicato. Il video è in chiave ironica e rivendica le azioni femministe degli ultimi mesi nella città di Siviglia compreso l’incendio al portale della chiesa.

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Primer Comunicado de la Célula Armada de Putas Histéricas

Il video, nonostante la chiave dissacrante adottata, ha scatenato indagini della polizia a tutto campo sulla canzone che fa da sfondo al comunicato, su tutte e tutti coloro che in qualche modo lo hanno visto e vi si sono collegate/i perchè “nella città di Siviglia si è formata una rete femminista e anarchica pronta a seminare il caos e il terrore attraverso una campagna di azioni violente e anche armate”.

L’organo di informazione DIAGONAL è venuto in possesso e ha pubblicato un documento inquietante, allegato qui sotto, in cui la polizia nazionale chiede un ordine del tribunale diretto all’Azienda  InterActiveCorp, con sede al 555 West 18th Street di New York( USA) perchè identifichi la provenienza  del video e del comunicato. La InterActiveCorp è la società che gestisce il portale Vimeo. Si sollecita inoltre l’identificazione di tutti quelli che si sono connessi con il video in questione.

http://www.andalucesdiario.es/ciudadanxs/a-la-caza-de-las-feministas/
Siviglia / 2 giugno 2014
Chiesa di Santa Marina, a San Luis. / / LAURA LION

https://www.diagonalperiodico.net/andalucia/23274-la-brigada-informacion-como-mortadelo-y-filemon.html

caph-policia

Quando le lotte diventano scomode per questo sistema di potere, quando abbandonano connotati categoriali e si legano ad una lettura a tutto campo delle oppressioni, quando si aprono a ben altra consapevolezza di una settoriale lagnanza vittimizzante su diritti negati, allora si scatenano indagine, persecuzione e repressione.

“Aborto libero! Abortisco perchè voglio e basta!”

Questa è la scritta femminista apparsa nella chiesa di Santa Marina che noi sottoscriviamo in tutto e per tutto!

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