Mariella Mehr

Poesie Inedite

27.01.05 MM

Guardiamo separati nel mondo
ognuno incatenato alla sua ora
le nostre mani toccano una costellazione
per l’ennesima volta senza conseguenze
 
Nebbia avvolge quell’altrove senza sponde
nebbia si appoggia sulla mia spalla
diventa pesante, più pesante, diventa pietra
 
Una sola parola captata origliando
voglio estrapolarla e conservarla
perché resti indietro una ferita aperta
per mia consolazione, una strada dentro il domani
 
Bastava la speranza? E allora sperate con me
tutti voi soccombenti
Spera anche tu
cuore mio
un’ultima volta
 

 
Wir sehen getrennt zur Welt,
jeder an seine Stunde gekettet,
unsere Hände berühren ein Gestern,
zum wievielten Mal und ohne Folge?
 
Nebel verhüllt das entuferte Dort
Nebel legt sich auf meine Schulter,
wird schwerer, schwerer, wird zu Gestein.
 
Nur ein einziges erlauschtes Wort
möcht ich heraushaun und halten,
es bliebe eine klaffende Wunde zurück,
mir zum Trost, ein Weg in den Morgen.
 
Reichte Hoffnung? Dann hofft mit mir,
alle ihr Untergehenden.
Hoffe du auch,
mein Herz,
ein letztes Mal.
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