Dalla parte di Iole, sempre.
“E’ importante affermare che non tolleriamo più le infrazioni minori. Il principio di base sta qui nel dire: sì, è giusto essere intolleranti verso i senza tetto nelle strade“………………………….(Tony Blair, The Guardian, 10 aprile 1997)
Iole, una giovane donna di Messina è stata condannata a sedici mesi di reclusione e 200 euro di multa (sospesa) oltre al pagamento delle spese processuali, accusata di aver rubato il 16 gennaio del 2011 un paio di scarpe in un centro commerciale di Milazzo. La sentenza è stata emessa dal giudice onorario del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Ennio Fiocco.
L’imputazione era di furto con destrezza e mediante violenza sulle cose per aver rimosso la placca anti taccheggio.
Per associazione di idee tante immagini affollano la nostra mente sentendo una simile notizia..
Vi ricordate la donna trascinata fuori da casa sua da un commando di poliziotti in assetto di guerra per aver rubato un paio di scarpe in un esproprio in un grande magazzino, durante i riots in Inghilterra del 2011? l’immagine ha fatto il giro del mondo, la punizione doveva essere esemplare.
Vi ricordate di quella madre messa in galera per aver scassinato una gettoniera dei telefoni pubblici e del figlio picccolo rimasto solo e spedito in una struttura per minori ucciso in un tentativo di violenza da parte di un ragazzo più grande?
Vi ricordate la vicenda della ragazza stuprata nella caserma del Quadraro, qui a Roma, da tre carabinieri e un vigile urbano, caserma in cui era stata ristretta perchè accusata di aver rubato un paio di magliette all’Oviesse? A proposito, qualcun* ci sa dire che fine ha fatto, dato che sulla vicenda è sceso un silenzio tombale?
La naturalizzazione del neoliberismo nella società e i partiti e le soggettività che l’hanno promossa, sono responsabili della guerra ai poveri/e, della demonizzazione di chi non ce l’ha fatta, del darwinismo sociale, della colpevolizzazione di tutte quelle e quelli che non riescono ad adattarsi a queste regole, ma c’è anche una responsabilità diretta di tutte quelle e tutti quelli che si prestano e si danno da fare e collaborano, nella vita di tutti i giorni e nelle loro mansioni, a mettere in pratica i principi neoliberisti a tutti i livelli.
Tutta la nostra solidarietà alle vittime di una doppia oppressione/repressione : della povertà e dei tribunali.