http://dumbles.noblogs.org/2014/02/11/password-violenza-sessuale/#more-5224
Violenza sessuale, sessismo, stalking, femminicidio sono, per certi aspetti come dei lasciapassare, delle parole d’ordine che permettono di entrare o di aprire o di dare il via o, ancora meglio, la copertura ad operazioni censorie, (p. es nel web), securitarie (e che non lo sappiamo?) ed ora anche di schedatura.
Avete sentito, o visto, lo spot per il lancio della Banca Dati Nazionale del DNA?
E’ una di quelle cose che “ce lo chiede l’Europa”; è una banca per “saldare i conti con la giustizia; in casi di violenza sessuale, (ecco!) omicidio, rapina….“, applicata a detenuti per delitti non colposi, a coloro che vengano arrestati in flagranza di reato o che siano sottoposti a misure alternative al carcere, sempre in presenza di una sentenza definitiva… ma se la sentenza è definitva, a che serve? No, serve per scagionare un/a innocente… “già, e poi cosa ne facciamo del suo dna?” disse Rodotà nel lontano 2007 preoccupato per una schedatura genetica di massa.
… E se se ne preoccupava lui, figuriamoci noi…
Indovinate chi plaude a questo grande mezzo per incastrare stupratori e femminicidi? Tale Assunta Tartaglione Pd alla quale sfugge che la maggior parte dei femmincidi è già conosciuto in partenza in quanto parente, fidanzato, conoscente; e se questo è, come dice lei: “uno dei mezzi più efficaci contro il femminicidio”, beh, cara, in “io-dalla-parte-delle-donne” sei bocciata in pieno. Come tutto il tuo partito, d’altra parte.