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Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza
per richiedere copie scrivi a coordinamenta@autistiche.org https://coordinamenta.noblogs.org/post/2022/05/27/e-nato-e-nato-il-nostro-ultimo-libro-e-nato/Cosa pensiamo
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7 novembre/Omaggio alla Rivoluzione d’Ottobre
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Ieri a piazza Malatesta/ assemblea pubblica No Green Pass!

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Sulla guerra e i disertori
Sulla guerra e i disertori

E così alla fine Confindustria ha tolto la maschera.
“Se questa è una guerra, questi sono dei disertori. Anche in guerra c’è chi diserta perché ha paura, ma viene preso, messo al muro e fucilato. Qua non dobbiamo fucilare nessuno, ma dobbiamo far pesare su questi la loro diserzione”. Sono le parole, tra i risolini degli astanti, del presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, intervenuto a margine della conferenza stampa organizzata dalla Regione FVG sulla situazione sanitaria dell’area, che vede un aumento esponenziale dei contagi, in particolare nella provincia triestina.
Di guerra si era parlato proprio in merito agli interventi di Confindustria nell’esercitare pressioni sul governo (o – riformulando – nel dettare la linea alle autorità) nel corso delle prime ondate della pandemia: ne era uscita un’inchiesta in due puntate (prima e seconda) in cui si mostravano le posizioni dell’associazione degli industriali totalmente indifferenti alla salute dei lavoratori e delle lavoratrici e invece unicamente orientate alla strenua difesa delle linee produttive e dei suoi profitti.
Quella retorica da economia di guerra rientra ora nelle parole di un dirigente particolarmente scottato dalla forza espressa dalle mobilitazioni triestine contro il green pass. A contesto lievemente traslato, ritorna la stessa arroganza nella pretesa di imporre le proprie misure di controllo della forza lavoro, al fine di garantire la piena operatività della produzione. Del resto, è stata Confindustria la vera promotrice della misura del green pass: la sua “proposta” di un lasciapassare per l’ingresso nei luoghi di lavoro a fine luglio diventò legge nel giro di poche settimane, una velocità di trasformazione dei desideri dei padroni che non può stupire chiunque conosca la vita politica dell’attuale Presidente del Consiglio. Inutile dire che non si trattava di salute pubblica (come dichiarato senza scomporsi del portavoce di Confindustria), quanto invece della necessità di garantirsi piena operatività scaricando sui lavoratori e sulle lavoratrici la responsabilità di occuparsi delle condizioni di sicurezza sanitaria in ambito lavorativo. Continua a leggere
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 4 novembre 2021
Zardins Magnetics di giovedì 4 novembre 2021
Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.
FM 90.0 MHz https://radioondefurlane.eu/
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/
Gli argomenti:
Nicoletta Dosio, attivista e volto storico del Movimento NO TAV, parla
della sua esperienza in carcere in una intervista condotta da Elena
Sonnini.

Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Per contatti:
liberetutti@autistiche.org
Pubblicato in Carcere, Repressione
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Sabato 6 novembre/No Green Pass/Assemblea pubblica
VI INVITIAMO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CHE SI TERRÀ SABATO 6 NOVEMBRE IN PIAZZA MALATESTA ALLE ORE 15.
——————————————————————————————————-
NO GREEN PASS
NO ALLO STATO D’EMERGENZA
DISERTIAMO LA GUERRA DEL CAPITALE
Dopo quasi due anni di stato d’eccezione, di emergenza sanitaria da sindemia covid,
di stravolgimento delle nostre vite e delle relazioni sociali e affettive a suon di
lockdown, coprifuoco e campagne vaccinali a tambur battente, ci ritroviamo tutti e
tutte a dover fare i conti con l’illegittima e discriminante istituzione del lasciapassare,
o ricatto vaccinale, conosciuto come green pass.
Il green pass non è uno strumento di tutela della salute, ma di controllo digitale delle
nostre vite che di emergenza in emergenza potrà imporci nuovi obblighi e divieti,
come già si sta verificando sul lavoro, sullo studio, sulla mobilità e sulle relazioni.
È uno strumento di disciplina sociale e un richiamo all’adesione alle logiche di
comando del capitale: un’accelerazione brutale delle dinamiche paternaliste ed
infantilizzanti che da sempre gli stati applicano sulla popolazione.
Veniamo colpevolizzate, messe una contro l’altra e ci vengono imposti comportamenti
al di là della nostra volontà e dei nostri desideri ed esigenze, pena la perdita di quote
di libertà personale e collettiva e di autodeterminazione e autogestione della salute
propria e delle persone che ci circondano.
Crediamo nella libertà di scelta sul proprio corpo, rifiutiamo la medicalizzazione
forzata e la nuova frontiera della telemedicina che spersonalizza la cura e rafforza
un’idea statistica della salute personale e pubblica, a causa delle quale ognuno di noi
diventa un entità sacrificabile in base a valutazioni economicistiche costi/benefici.
L’italia sta funzionando da laboratorio per l’instaurazione di nuove forme di
autoritarismo neoliberista, basate sul sistema cinese di crediti sociali. La
normalizzazione dello stato di emergenza agisce esattamente in quest’ottica.
La narrazione dominante propone la vaccinazione come panacea di tutti i mali,
contrapponendo vaccinati e non vaccinati che nella realtà già lottano insieme. Si
rimuove completamente che una società malata produce malattia, ignorando la
complessità della situazione. Una complessità in cui si intrecciano grandi temi come
ad esempio la definizione dei concetti di salute, qualità della vita e libertà, le
mutazioni antropologiche derivate dalla digitalizzazione forzata della società, le
questioni geopolitiche e finanziarie, la catastrofe ecologica nella quale viviamo.
Lo sfruttamento capitalista del pianeta genera disastri ambientali, miseria ed
epidemie. L’evidente emergenza è che questo sistema mette a profitto ogni aspetto
delle nostre vite.
È per questo che riteniamo che la lotta contro il lasciapassare sanitario sia prima di
tutto una lotta anticapitalista, che altresi’ non puo’ prescindere dalla volontà di creare
un mondo altro in cui le persone collaborino in maniera costruttiva nell’interesse
collettivo della cura della propria comunità, a prescindere da provenienze e status:
una lotta intrinsecamente antifascista e antiautoritaria.
VI INVITIAMO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CHE SI TERRÀ SABATO 6 NOVEMBRE IN PIAZZA MALATESTA ALLE ORE 15.
ASSEMBLEA ROMANA CONTRO IL GREEN PASS
qui il volantino stampabile NoGP
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Contro la contenzione psichiatrica, contro la contenzione sociale!
Contro la contenzione psichiatrica, contro la contenzione sociale!
[…] Le istituzioni totali, oltre che veri e propri apparati di controllo e repressione, sono da secoli i laboratori in cui vengono sperimentati i dispositivi che, all’occorrenza, possono essere applicati nelle istituzioni ordinarie. Ad esempio, quando viene dichiarato uno stato di emergenza.[…] Per tutte queste ragioni ci sembra importante partecipare all’iniziativa contro la contenzione psichiatrica, portando anche una analisi sulla contenzione sociale.
Variante umana


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PNRR/Piano nazionale di radiazione di ogni resistenza(umana)
PNRR/ Piano Nazionale di Radiazione di ogni Resistenza (umana)

Pubblichiamo molto volentieri queste preziose riflessioni sulla Sanità 4.0, scritte da una compagna che da trent’anni si occupa di salute (in senso professionale e non solo) ispirandosi alla medicina tradizionale cinese. Dai corpi ai campi, dai laboratori alle strutture sanitarie, l’intreccio tra digitalizzazione e biotecnologie ci sta portando verso un “nuovo ordine sociale” in cui l’umanità stessa viene concepita e trattata come un “prodotto difettoso”. Diventa allora sempre più urgente, secondo l’autrice del testo, pensare e praticare percorsi di autorganizzazione anche in ambito medico. Uno stimolo, insomma, ad aprire un’ampia discussione che coinvolga sia compagne e compagni sia quella parte del personale sanitario che è ancora e vuole restare umana.
PNRR: Piano Nazionale di Radiazione di ogni Resistenza (umana)
È ormai evidente che un’emergenza sanitaria reale è diventata il cavallo di Troia attraverso cui limitare in modo sempre più accelerato le libertà individuali e plasmare un nuovo ordine sociale, in cui il valore di ogni specie, compresa quella umana, e del pianeta diventano esplicitamente secondari rispetto alla sopravvivenza ed al funzionamento adattato del sistema.
Premetto che per me è importante in questo momento sottolineare che non si tratta di un banale virus; che si tratti di un prodotto di laboratorio o che sia conseguenza della devastazione ambientale nel suo complesso, è un dato di fatto che esso richiede di essere trattato per tempo ed in modo appropriato, specifico e da persone competenti (ovvero che hanno studiato e praticato la medicina) e che il cosiddetto “long Covid” riguarda il 14% dei contagiati, in proporzione maggiore nelle fasce più giovani, con conseguenze sul lungo termine ancora ignote. Sminuirne la gravità è a parer mio un errore, sia perché esso è l’ennesima dimostrazione di quanto il sistema in cui viviamo sia inaccettabile, sia perché “saltare le curve” corrisponde alla tendenza diffusa in questo periodo ad isolare le critiche ed i fenomeni, perdendo di vista il rapporto fra ciò che si produce e le cause che lo generano. Forse è proprio la portata della situazione a determinare questa difficoltà nella lettura globale di quanto sta accadendo. Continua a leggere
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Dal ventre della bestia sanitaria
Una testimonianza dal ventre della <bestia sanitaria> (parte I)

Per supportare l’estensione del lasciapassare chiamato eufemisticamente ’green pass’ in tutti i luoghi di lavoro, il 15 ottobre scorso Radio 3 ha trasmesso l’audio, risalente al marzo 2020, del trasporto delle bare dei morti di covid-19 coi camion militari, a Bergamo.
La scelta di rievocare scene rimaste profondamente impresse nell’immaginario italiano per mantenere scientemente il clima di terrore ‘pandemico’, mi ha fatto ripensare a ciò che avevo scritto su Krisis:
Mai come in quei giorni la popolazione era stata ridotta ad un «problema al contempo scientifico e politico». Mai come in quei giorni, d’altra parte, il «processo d’esclusione progressiva della morte» – che dalla fine del XIII secolo ne aveva trasformata la ritualizzazione pubblica in qualcosa di privato, nascosto, vergognoso – andava trasformandosi nella sua spettacolarizzazione mediatica.
I morti – negati ai loro cari per un ultimo saluto – assumevano lo stesso ruolo dei cadaveri degli schiavi fuggiaschi o dei partigiani: esibiti per terrorizzare e confermare l’onnipotenza del potere. Solo che, questa volta, i cadaveri erano virtualizzati, come ormai l’intera vita relazionale, e transustanziati in estenuanti elenchi quotidiani di numeri o di lunghe file di mezzi militari convertiti a carri funebri collettivi.
Alludendo senza mostrare, «il più freddo di tutti i mostri» – lo Stato – sanciva quella «antinomia centrale della nostra ragione politica» che consiste nella «coesistenza, nelle strutture politiche, di meccanismi di distruzione su larga scala e di istituzioni orientate alla cura della vita degli individui». In sostanza, ribadiva il proprio potere di vita e di morte, specchio del legame tra biopolitica e tanatopolitica. Sarà forse per questo che analoga enumerazione quotidiana non viene fatta quando si tratta di morti per cancro? E che per intere settimane i media mainstream hanno parlato solo di covid facendo scomparire le guerre in atto che ci vedono coivolti con contingenti militari o come venditori di armi?
Pochi giorni dopo, lo scorso 18 ottobre, è stata sancita a livello istituzionale la “non correlazione” tra la strage di anziani/e alla “Baggina” di Milano e la gestione scriteriata e criminale della sanità in Lombardia – e, direi, in tutta la penisola.
Per non dimenticare e per impedire che la narrazione dominante venga sovrascritta sulla nostra memoria critica, ho recentemente intervistato un’infermiera che all’epoca lavorava in una Rsa del nord-est.
Il suo racconto, diretta testimonianza dal ventre della “bestia sanitaria”, non ha bisogno di commenti, tanto è limpido nell’esprimere l’abisso tra l’arrogante e disumana gestione dall’alto – con le sue militaresche task forces – e l’etica di chi quotidianamente ha davvero a che fare coi corpi, con le malattie, con la vecchiaia.
Qui potete ascoltare la prima parte dell’intervista. A breve ne pubblicherò la seconda parte.
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No Green Pass!

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Contro il Green Pass/La posta in gioco:disciplina e sorveglianza
Contro il Green Pass. La posta in gioco: disciplina e sorveglianza.
di Giovanna Cracco https://rivistapaginauno.it/contro-il-green-pass-la-posta-in-gioco-disciplina-e-sorveglianza/
Gli ultimi studi su vaccini, contagiosità e immunità naturale, la blockchain europea del Green Pass con le ‘condizionalità’ che implementa e l’identità digitale, i corpi docili e la disciplina come pratica di potere
“Il corpo è anche direttamente immerso in un campo politico: i rapporti di potere operano su di lui una presa immediata, l’investono e lo marchiano, lo addestrano, lo suppliziano, lo costringono a certi lavori, l’obbligano a delle cerimonie, esigono da lui dei segni. Questo investimento politico del corpo è legato, secondo relazioni complesse e reciproche, alla sua utilizzazione economica. È in gran parte come forza di produzione che il corpo viene investito da rapporti di potere e di dominio, ma, in cambio, il suo costituirsi come forza di lavoro è possibile solo se esso viene preso in un sistema di assoggettamento: il corpo diviene forza utile solo quando è contemporaneamente corpo produttivo e corpo assoggettato.” Michel Foucault, Sorvegliare e punire
“Chi non astrae da ciò che è dato, chi non collega i fatti ai fattori che li hanno prodotti, chi non disfà i fatti nella sua mente, in realtà non pensa.” Herbert Marcuse, L’uomo a una dimensione

Ciò che ruota attorno a Covid-19, vaccini e Green Pass andando a investire le sfere politiche, economiche e sociali, è molto ampio. Circoscrivere un’analisi a un focus è inevitabile. Su ciò che è stata la gestione politica della pandemia abbiamo già scritto ad aprile 2020 (1), e con il passare del tempo la situazione non è affatto cambiata. La novità degli ultimi mesi sono i vaccini. Non si intende qui approfondire l’intricata questione – sperimentazione, produzione, brevetti, effetti collaterali, sviluppo alternativo del protocollo per le terapie di cura ecc. – ma la campagna vaccinale italiana e l’introduzione del Green Pass, con la tecnologia blockchain e la rete europea Gateway che lo caratterizzano.
Partiamo dai punti fermi. Continua a leggere
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G20 Roma/ manifestazione a piazzale Ostiense ore 15
Questo il volantino dell’<Assemblea romana contro il Green Pass> che distribuiremo alla manifestazione.
inoltre
VI INVITIAMO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CHE SI TERRÀ SABATO 6 NOVEMBRE IN PIAZZA MALATESTA ALLE ORE 15.
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NO GREEN PASS
NO ALLO STATO D’EMERGENZA
DISERTIAMO LA GUERRA DEL CAPITALE
Dopo quasi due anni di stato d’eccezione, di emergenza sanitaria da sindemia covid,
di stravolgimento delle nostre vite e delle relazioni sociali e affettive a suon di
lockdown, coprifuoco e campagne vaccinali a tambur battente, ci ritroviamo tutti e
tutte a dover fare i conti con l’illegittima e discriminante istituzione del lasciapassare,
o ricatto vaccinale, conosciuto come green pass.
Il green pass non è uno strumento di tutela della salute, ma di controllo digitale delle
nostre vite che di emergenza in emergenza potrà imporci nuovi obblighi e divieti,
come già si sta verificando sul lavoro, sullo studio, sulla mobilità e sulle relazioni.
È uno strumento di disciplina sociale e un richiamo all’adesione alle logiche di
comando del capitale: un’accelerazione brutale delle dinamiche paternaliste ed
infantilizzanti che da sempre gli stati applicano sulla popolazione.
Veniamo colpevolizzate, messe una contro l’altra e ci vengono imposti comportamenti
al di là della nostra volontà e dei nostri desideri ed esigenze, pena la perdita di quote
di libertà personale e collettiva e di autodeterminazione e autogestione della salute
propria e delle persone che ci circondano.
Crediamo nella libertà di scelta sul proprio corpo, rifiutiamo la medicalizzazione
forzata e la nuova frontiera della telemedicina che spersonalizza la cura e rafforza
un’idea statistica della salute personale e pubblica, a causa delle quale ognuno di noi
diventa un entità sacrificabile in base a valutazioni economicistiche costi/benefici.
L’italia sta funzionando da laboratorio per l’instaurazione di nuove forme di
autoritarismo neoliberista, basate sul sistema cinese di crediti sociali. La
normalizzazione dello stato di emergenza agisce esattamente in quest’ottica.
La narrazione dominante propone la vaccinazione come panacea di tutti i mali,
contrapponendo vaccinati e non vaccinati che nella realtà già lottano insieme. Si
rimuove completamente che una società malata produce malattia, ignorando la
complessità della situazione. Una complessità in cui si intrecciano grandi temi come
ad esempio la definizione dei concetti di salute, qualità della vita e libertà, le
mutazioni antropologiche derivate dalla digitalizzazione forzata della società, le
questioni geopolitiche e finanziarie, la catastrofe ecologica nella quale viviamo.
Lo sfruttamento capitalista del pianeta genera disastri ambientali, miseria ed
epidemie. L’evidente emergenza è che questo sistema mette a profitto ogni aspetto
delle nostre vite.
È per questo che riteniamo che la lotta contro il lasciapassare sanitario sia prima di
tutto una lotta anticapitalista, che altresi’ non puo’ prescindere dalla volontà di creare
un mondo altro in cui le persone collaborino in maniera costruttiva nell’interesse
collettivo della cura della propria comunità, a prescindere da provenienze e status:
una lotta intrinsecamente antifascista e antiautoritaria.
VI INVITIAMO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CHE SI TERRÀ SABATO 6 NOVEMBRE IN PIAZZA MALATESTA ALLE ORE 15.
ASSEMBLEA ROMANA CONTRO IL GREEN PASS
qui il volantino stampabile NoGP
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Commenti disabilitati su G20 Roma/ manifestazione a piazzale Ostiense ore 15
G20/ I padroni del mondo e i loro tirapiedi.

Di nuovo gli esecutori delle direttive delle multinazionali si riuniscono, questa volta a Roma, per giocarsi ai dadi le nostre vite.
Decideranno cosa dovremo mangiare, come dovremo lavorare, quanti figli dovremo o non dovremo fare, quanto ci dovremo odiare tra noi e quanto ci dovremo amare, quando e come dovremo morire per loro!
Non hanno più senso le sfilate di protesta e le processioni, le giaculatorie e le litanie, il neoliberismo ha chiuso ogni spazio di contrattazione, cammina come una macchina da guerra calpestando e tritando tutto quello che trova sul suo cammino. L’ iper-borghesia è caratterizzata da un’arroganza senza pari e da una violenza senza confini.
E’ indispensabile e vitale trovare modi e strumenti per combattere questo stato di cose, che siano i gatti selvaggi o gli zoccoli nell’ingranaggio, il sabotaggio o i picchetti, il salto della scocca o togliere loro la terra sotto i piedi…l’unica cosa certa da cui cominciare è sottrarsi, disobbedire, disertare, rifiutare…si comincia da qui…si comincia col dire NO.
NO al loro mondo del lavoro, no alla meritocrazia, alla produttività, allo smart working…
NO allo Stato della sorveglianza, no al green pass, ai ricatti, allo stato d’emergenza…
NO alla medicalizzazione della vita, all’obbligo vaccinale, al controllo dei corpi…
NO alla loro società della colpevolizzazione, della digitalizzazione, della delazione, dei permessi, dei controlli, delle multe, delle sanzioni amministrative, della sorveglianza speciale, dei fogli di via…
IL TEMPO E’ ADESSO!
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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 28 ottobre 2021
Zardins Magnetics di giovedì 28 ottobre 2021
Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.
FM 90.0 MHz https://radioondefurlane.eu/
https://www.facebook.com/radiazioneinfo/
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/
Gli argomenti:
* “Visite sgradite”
sulla perquisizione a casa di una compagna
* “Cosa ne dice il dottore…?”
uso manipolatorio del linguaggio all’epoca del COVID e non solo
* Letture su fascismo, antifascismo e manipolazione di storia, concetti e
pratiche a partire dai tentativi di screditare la lotta contro il green
pass e tutto ciò che ne consegue.

Pensieri, musica e parole:
Assemblea permanente contro il carcere e la repressione
Per contatti:
liberetutti@autistiche.org
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La maledizione e l’assassino
Tratto da <Medicina maledetta ed assassina> edizione originale Parigi 1992, edizione corrente ACRATI, Bologna 2020, p.52,55
1. La morte non esiste soltanto, naturalmente, nella fine della vita biologica, ma altrettanto nella paresi costante della sopravvivenza. La società capitalista neomoderna uccide soprattutto con la glaciazione. Ma la società è articolata in parti.Anche la medicina uccide.
2. Ti spacciano la resistenza contro la morte per vita: per non farti morire ti impediscono di vivere e, spesso, dopo averti abbindolato, cedono le ideologiche armi e desistono, consolati, rinfrancati e giustificati dall’inevitabile e inconfutabile verità: tutti prima o poi dobbiamo morire.Peccato che in nome della battaglia contro la morte vengano sacrificate tutte le pulsioni vitali. Peccato che così si glorifichi solo la statistica: aumenta il tempo medio della vita, cioè della non morte.
3. Ti smontano, ti aprono, ti studiano, ti riattaccano, ti<donano> o ti fanno <donare>, ti amputano e tutto con l’unico e fondamentale intento di restituirti al mondo della produzione/fruizione. L’importante è che tu sia funzionale. Non soltanto funzionale all’essere inorganico che ti domina e ti coarta, non soltanto al capitale come <soggetto> fuori in positivo ( e impositivo), ma ancor più e sempre più a quell’idea di umanità che si nutre solo di astrazioni e di protesi, nemica degli uomini concreti, materiali.
4. In questo contesto mai, proprio mai, l’uomo è paradigma di se stesso: si desume il necessario non dalla qualità della vita ma dalla quantità di riproduzione capitalista che il soggetto in questione è in grado di porre in essere. Quando l’individuo non è più utile come agente della riproduzione allargata e iterativa, viene sfruttato nella sua stessa carne: diventa materia prima di un ciclo ri/lavorativo. Gli ospedalizzati, come i carcerati, come gli eccetera, divengono materia prima su cui costruire l’edificio utevole delle riproduzioni, nell’insana utopia del trionfo delle protesi e della clonazione.

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Oggi 23 ottobre 2021 a Roma/ no green pass! no allo stato di emergenza!

e le Oke sono sempre più inkazzate!!!!

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