Londra/ boicottaggio attivo!

Londra – danneggiato il 90% delle telecamere nel sud est di Londra, in concomitanza con l’entrata in vigore il 29 agosto di una ZTL al costo di 15€ al giorno.
Per arginare la situazione le autorità stanno iniziando a installare telecamere blindate.
Mappa:
🔴 Telecamere funzionanti
⚫️ Telecamere danneggiate

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Digital Service Act

Perché il Digital Service Act è un rischio per la libertà di parola su internet

di Giorgia Audiello

lindipendente.online

È fissata per oggi, 25 agosto, la prima scadenza per le piattaforme digitali sottoposte al Digital Service Act (DSA), la nuova legge sui servizi digitali dell’Unione Europea entrata in vigore nel novembre 2022. Mentre da parte europea e sul mainstream si sottolineano i lati positivi della norma (che prevede maggior tutela dei dati personali e limiti alla profilazione e alla riservatezza delle chat), ben poco si parla dei rischi connessi alla limitazione del diritto alla libera espressione previsto dai punti che prevedono il controllo della “disinformazione” e in particolare di quanto previsto al punto 91 della legge, che prevede meccanismi per ridurre i confini della libertà di parola attuabili “in presenza di circostanze eccezionali che comportino una minaccia grave per la sicurezza pubblica o per la salute”.

Cos’è il DSA

La legge per ora interessa 15 grandi corporation tra motori di ricerca e piattaforme e nel prossimo futuro sarà allargata.

Le piattaforme in questione sono state identificate dalla Commissione come dominanti dello spazio online e tra le altre, compaiono Bing, Google, Facebook, Instagram, Twitter, Amazon Store e Wikipedia. Il DSA è entrato in vigore il 16 novembre 2022 per tutti gli intermediari online che forniscono servizi sul territorio comunitario, con un livello di obblighi crescente e proporzionato al numero di utenti raggiunti. Le grandi piattaforme online saranno soggette a requisiti sulla valutazione indipendente e annuale dei rischi sistemici di disinformazione, contenuti ingannevoli, violazione dei diritti fondamentali dei cittadini e violenza di genere e minorile. Le violazioni del regolamento comporteranno multe fino al sei per cento del fatturato globale e saranno sorvegliate dalle autorità nazionali (le piattaforme più piccole) e dalla Commissione Ue che ha potere esclusivo su quelle più grandi. Continua a leggere

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16 e 17 settembre 2023 a Trento! O la Borsa o la Vita!

Anticipazioni d’incontro: Il programma delle due giornate è ancora in costruzione, presto quello definitivo. terraelibertà.noblogs.org

16 e 17 settembre, Mattarello-Acquaviva, Trento: O la Borsa o la vita!

Due giorni di discussioni al terreno No Tav

L’Emergenza Covid è stata un formidabile test di potenza coercitiva dello Stato nonché un acceleratore di progetti tecno-industriali. Ma è stata anche disorientamento, paura, paralisi cognitiva, lacerazione relazionale; e insieme senso di vertigine, presa di coscienza, spazio inedito di incontro. È arrivato il tempo di scavarci dentro, per provare a trarne degli insegnamenti.

Intanto, dentro l’avanzata complessiva delle «tecnologie convergenti», il governo italiano ha autorizzato la sperimentazione in campo aperto dei nuovi OGM (chiamati eufemisticamente Tecniche di Evoluzione Assistita). Un assalto al vivente – reso sequenziabile, brevettabile, mercificabile – che indica la nuova linea del fronte: o l’umanità con i suoi saperi e mestieri, o i tecnocrati con i loro laboratori. O la Borsa o la vita!

Sabato 16, dalle ore 15,00

Emergenza Covid: quel che resta

con interventi di Stefania Consigliere, antropologa di Genova

e della Coordinamenta femminista e lesbica di Roma

A seguire: pizza nel forno a legna

Ore 21,00: “Come se niente fosse”. Spettacolo teatrale di Caterpillar

Domenica 17, dalle ore 10,00 (programma in via di definizione)

Appello ai colibrì. Contro i nuovi OGM e l’agricoltura 4.0

Presentazione a cura del Collettivo Terra e Libertà

Cibo, spazio per banchetti di libri e altro, possibilità di montare la tenda

Per maggiori informazioni e contatti:

terraeliberta.noblogs.org

terraeliberta@inventati.org

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 24 agosto 2023

Zardins Magnetics di giovedì 24 agosto 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ L’esperienza di “Comontismo”, una eresia affiorata nei primi anni ’70 all’interno del movimento rivoluzionario in Italia. Contro il carcere, la fabbrica, la militanza politica e tutte le gabbie che imprigionavano la <<pratica quotidiana della distruzione dell’esistente>> (1^ parte)

✓ Aggiornamenti e riflessioni su questi giorni

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Centri psichiatrici e CPR sono i lager di oggi!

Un interessante e importante articolo che ci ha segnalato una compagna

Allarme: Centri psichiatrici e CPR sono i lager di oggi!

Vi proponiamo questi video, in particolare quelli che ci hanno mandato gli amici e compagni del Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa, che ci sembrano molto validi e importanti per capire come la chiesa e lo stato risolvono ancora oggi le problematiche sociali ed economiche di questa egoista e  sozza società classista che crea tante ingiustizie sociali, etichettando le persone per i loro interessi economici, speculando sul disagio e sulle disgrazie della povera gente.

Sono video impressionanti, crudeli che parlano di reparti psichiatrici e Cpr (ex Cie) e i metodi disumani che usano ancora quotidianamente sui più deboli, sulle persone svantaggiate.

I video sulla psichiatria, ci spiegano che ancora oggi, usano metodi medioevali di annientamento psicologico sugli utenti (imbottendoli e indebolendoli con gli psicofarmaci), impiegando personale non qualificato (molto spesso volontari con problematiche personali più grosse degli utenti che dovrebbero aiutare). Il problema principale all’interno di questi veri e propri lager impenetrabili, è che si basano come prassi non dichiarata, su metodi di annientamento autoritari e fascisti, non chiedendo nemmeno all’utente che problematiche abbia, ma risolvendo con gli psicofarmaci, la violenza e le minacce. Molto spesso i problemi degli utenti nascono dalla situazione familiare di povertà o dall’educazione rigida, cattofascista, senza sentimenti, senza dialogo e, al primo segnale di ribellione (richiesta di aiuto e di affetto), risolvono chiudendoli in queste strutture dove vengono omologati, alienati [il termine “alienazione” indica il processo attraverso il quale l’uomo si estrania da se stesso, perdendo la sua identità genuinamente umana, che è proiettata verso qualcos altro; infatti, il termine deriva dal pronome latino “alius”, che significa “altro, ciò che è estraneo”], annientati (alla faccia della libera espressione…).

Per quanto riguarda i CPR, i problemi principali nascono dalla povertà, molto spesso sono famiglie intere scappate dalla miseria del proprio territorio, sono migranti che scappano dalle guerre create dal capitalismo e vengono in occidente con la speranza di cambiare il loro crudele destino.

Ma cominciamo dalla Storia per capire meglio il problema:

I CPR (ex CIE), furono istituiti nel 1998 dalla Legge Turco-Napolitano col nome di C.P.T. (Centri di Permanenza Temporanea), poi denominati C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione) dalla Legge Bossi-Fini del 2002, ed infine rinominati C.P.R. (Centri di Permanenza per i Rimpatri) dalla Legge Minniti-Orlando del 2017.[…]

Continuate a leggere qui ricercatorisenzapadroni.noblogs.org

Vi segnaliamo inoltre i contenuti riguardanti i Cie/Cpr nella nostra sezione MATERIALI

-Per sapere 1

-Per sapere 2

-Per sapere 3

-5 pillole di riflessione

-Oppressioni specifiche:spunti di riflessione sulla detenzione delle persone trans

Cie-e-dintorni

e negli Archivi tag: Cie/CPR

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 17 agosto 2023

Zardins Magnetics di giovedì 17 agosto 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Per Graziana, per Susan, per Azzurra e per le altre e per tutte e tutti noi. Contro la galera assassina e la società che la produce e la manda avanti

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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12 agosto 2023 a Messina/ CORTEO NO PONTE!

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TORINO, SECONDO SUICIDIO IN POCHE ORE A TORINO, DETENUTA SI IMPICCA IN CELLA

SECONDO SUICIDIO IN POCHE ORE A TORINO, DETENUTA SI IMPICCA IN CELLA

https://brughiere.noblogs.org/

“A poche ore dalla morte di Susan John, la donna di 42 anni che si è lasciata morire di fame, un’altra detenuta si è tolta la vita nella sezione femminile del carcere di Torino. È una donna italiana che era stata trasferita a fine luglio da Genova, al carcere di Torino. Si chiama Azzurra Campari. Si è impiccata.”

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TORINO: DETENUTA MORTA IN SCIOPERO DELLA FAME NEL PIÙ COMPLETO SILENZIO

TORINO: DETENUTA MORTA IN SCIOPERO DELLA FAME NEL PIÙ COMPLETO SILENZIO

https://brughiere.noblogs.org/

Una donna nigeriana di 43 anni di nome Susan è morta in sciopero della fame nella così detta “Articolazione Tutela Salute Mentale” (sezione psichiatrica) del carcere delle Vallette. Su Radio Blackout apprendiamo che le detenute della sezione femminile delle Vallette non hanno saputo nulla dello sciopero fin quando non hanno appreso della morte dai media. La stessa Garante dei detenuti di Torino non è stata avvisata dalla direzione della situazione. Sui media si parla di tre settimane di sciopero della fame e della sete, uccisa nel più completo silenzio. Proprio la settimana scorsa era stata diffusa la notizia della dimissione di massa di medici e sanitari dal carcere delle Vallette. Nessuno dei sanitari ha denunciato la situazione in corso, né le difficoltà che molte persone recluse vivono, ma solo, in linea con la penitenziaria, una generica lamentela rispetto eventi critici e aggressioni. Davanti a tutto questo si parla solo di facilitare le espulsioni e di riaprire gli OPG.

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12 agosto 2023/ Presidio solidale con le anarchiche e gli anarchici a Carrara

Presidio solidale a Carrara contro l’ennesima operazione repressiva nei confronti di anarchiche e anarchici!

brughiere.noblogs.org

Sabato 12 agosto, ore 17:30, Piazza Gramsci, Carrara.

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La Parentesi di Elisabetta dell’11 agosto 2023

Impedire che il cerchio si chiuda

Per un obiettivo di controllo così profondo, totalitarismo è un termine possibile, un controllo così completo da non accontentarsi più dell’asservimento esterno-ottenere le azioni volute-ma che rivendica l’intera sottomissione dell’<interiorità>.

F. Lordon, Capitalismo, desiderio e servitù

Nella città di Roma il Comune ha programmato l’entrata in vigore, a novembre di quest’anno, di una nuova ZTL, chiamata fascia verde, che comprende una zona estremamente vasta, grande quasi quanto la città all’interno del raccordo anulare, in cui sarà vietato l’accesso e la circolazione ai mezzi che sono considerati inquinanti. Non sto qui a farvene l’elenco, lo potete tranquillamente andare a vedere sul sito del Comune, ma la gamma è vastissima, comprende anche moto e motorini e mezzi di lavoro anche a GPL e a metano e praticamente chiama in causa quasi tutto il parco macchine degli abitanti escluse chiaramente, per il momento, le auto più nuove. Già, perché il progetto ha l’obiettivo, alla fine, di permettere solo la circolazione dei mezzi elettrici. Un progetto simile è già attivo a Milano e in altre città si stanno sperimentando varianti adattate alle realtà locali come a Venezia e a Trento dove stanno mettendo in opera un sistema di controllo ancora più inquietante. A Milano il sindaco ha pensato bene di aumentare il costo dei pedaggi d’ingresso e di chiudere il centro per tutta la settimana quindi compresi i sabati e le domeniche. Ormai da mesi qui nella capitale si susseguono i lavori per l’impianto dei varchi di controllo elettronici per l’accesso con sofisticate telecamere di riconoscimento e con spese faraoniche ed è stato dato il via dal Comune alla gara per 1000 telecamere   e per la realizzazione di un unico polo operativo “Smart Police Support” (SPS) in uso alla Polizia Locale e alla Protezione Civile di Roma Capitale per la gestione della sicurezza pubblica .Sono previste multe salatissime per i trasgressori e ritiro della patente alla seconda infrazione e un incremento dei posti di blocco in ogni dove perché vedi mai che qualche tapino riesca a trovare un sistema per entrare ugualmente. La scusa propagandata è la lotta all’inquinamento e la salute dei cittadini/e ma la ragione vera è ben altra.

Se l’obiettivo fosse la lotta all’inquinamento non occorrerebbero le telecamere, i varchi, i posti di blocco…basterebbe incrementare i mezzi pubblici e renderli gratuiti e dare sostanziosi contributi a perdere per l’acquisto di auto elettriche (che tra l’altro non sono affatto ecologiche, ma questo discorso per ora lasciamolo in sospeso). D’altra parte l’inutilità riguardo all’inquinamento di questa strategia l’abbiamo sotto gli occhi ed è la ZTL impiantata ormai da anni nel centro storico di Roma. Parlo di Roma perché il centro storico qui è molto grande ed è un buon metro di paragone. E’ stato reso inaccessibile per la quasi totalità della giornata alla gente comune ma è ugualmente invaso da un traffico denso e continuo fatto di auto istituzionali e pubbliche in senso lato, di auto di parenti, amici, cugini e collaterali, fino a non so quale grado di parentela, di chi ha a che fare con le istituzioni, con i mezzi di controllo e con le varie polizie, di mezzi di servizio a tutto questo mondo di privilegiati che ha distrutto la trama abitativa del centro anche perché ormai ci abitano quasi solo persone molto ricche e il tessuto di botteghe, negozi del vivere quotidiano, alimentari, idraulici, falegnami, fabbri, macellai, fruttivendoli, calzolai …sono tutti spariti lasciando il posto a ristoranti extra lusso per ricchi politicanti in cui si mangia malissimo ma si spende moltissimo (che è l’unico metro di valore con cui giudicano le cose) e mangiatoie di vario tipo per turisti che vagano in frotte numerose, disperatamente affaticate che nella stragrande maggioranza dei casi non capiscono niente di quello che vedono, mangiano altrettanto male ma spendono tanti soldi in cose inutili. Il tutto con la supervisione di un numero inenarrabile di telecamere, di lampioni intelligenti, di sensori di controllo, di postazioni dell’esercito, di frotte di vigili urbani, di dissuasori del traffico…un disastro totale in cui stanno trascinando man mano anche Trastevere, Testaccio, San Lorenzo, la Garbatella, il Pigneto…

Ma il potere che cosa se ne fa della vita vera, è interessato solo al business e al controllo e ha in mente un modello di esistenza completamente diverso che dovrebbe coniugare enormi guadagni con un controllo serrato della popolazione e un’estrazione di plusvalore dalla vita della gente trascinata in un’ossessione securitaria creata artatamente e in maniera altrettanto serrata. Continua a leggere

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 10 agosto 2023

Zardins Magnetics di giovedì 10 agosto 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Una cultura di resistenza condivisa contro le capacità repressive dello Stato. Il caso dell’offensiva “Green Scare” negli USA

✓ Aggiornamenti sulle operazioni repressive anti-anarchiche e solidarietà a compagne e compagni

✓ Sempre contro il 41 bis: parliamo della lotta di Domenico Porcelli

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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In ricordo di Marinella

Per Marinella, con affetto

Marinella, una compagna delle Dumbles, un collettivo friulano che abbiamo incontrato nel nostro percorso femminista, ci ha lasciate e vorremmo ricordarla con le parole che una compagna di Zardins Magnetics le ha dedicato nella trasmissione del 27 luglio appena trascorso.

clicca qui

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La ZTL, la smart city e il pensiero del nemico

La ZTL, la smart city  e il pensiero del nemico.

Qualche giorno fa, venerdì 4 agosto, è stato fatto a Milano un presidio da parte di strutture variegate che si oppongono giustamente alla trasformazione della città secondo i nuovi criteri della smart city, della città dei 15 minuti, delle ZTL…in occasione del presidio è stato fatto un sondaggio che viene riportato nel video che pubblichiamo e che ci fa capire quanto è introiettato il pensiero del nemico dalle classi subalterne. Da qui la riflessione sulla scelta delle modalità di lotta da condurre.

[…] sì, credo che il problema sia il comune sentire, ripercorrere i passaggi e capire quali siano stati gli snodi attraverso cui questo comune sentire è stato costruito è una delle prima cose da affrontare. Ci si dovrebbe porre proprio il problema della decostruzione di tutta una serie di meccanismi che sono stati messi in atto, vale a dire i discorsi sulla meritocrazia, sulle riforme, sulla sicurezza sono stati fatti passare attraverso parole di sinistra. Se qualsiasi componente, struttura, partito, gruppo di destra o conservatore o reazionario avesse assunto questo tipo di compito e avesse tentato di far passare in questi anni un certo tipo di comune sentire non ci sarebbe riuscito. Chi è riuscito a far passare concetti che sono estremamente di destra, estremamente reazionari, estremamente forcaioli e classisti? è stata la socialdemocrazia riformista, nel senso attuale rovesciato di riformismo, che con un linguaggio e modi di sinistra ha fatto passare concetti e un comune sentire di destra e questo lo ha fatto anche attraverso, perdonatemi la dichiarazione, il supporto di quella che si chiama sinistra di classe che, in questi anni, ha sponsorizzato e propagandato tutta una serie di banalità che sembrano di poco conto tipo i cani non devono sporcare per terra, la città non deve essere inquinata, la macchina non deve essere usata, si deve andare in bicicletta, il centro storico deve essere tutelato, le ZTL, le strisce blu, i parcheggi a servizio del quartiere, la raccolta differenziata, gli ultras… il politicamente corretto, tutte cose che sono normalizzazione e normativazione della vita quotidiana e che portano con sé tutti i concetti di legalità e legalitarismo. Non parliamo poi sul posto di lavoro… la meritocrazia, il merito, le battaglie contro i lavativi, i furbetti, chi non timbra il cartellino, contro i servizi che non funzionano, contro gli ospedali che si mangiano i soldi, i biglietti sull’autobus si devono pagare perché altrimenti il comune va in deficit, le tasse si devono pagare, lo sciopero non deve danneggiare la cittadinanza, le fasce protette … tutti questi passaggi hanno portato al concetto diffuso di legalità e di norma che ora è imperante ed è difficilissimo da smontare. Parallelamente si sono persi i nomi delle cose, cioè che cos’è lo Stato, che cos’è la democrazia, che cos’è la legge. Nel momento in cui la legge diventa un feticcio è perché si perde l’idea che la legge è fatta da chi ha in mano il potere ed è destinata a chi lo subisce, la democrazia negli anni ’70 per nessuno era un qualcosa da tutelare perché la democrazia è la veste che si dà il governo borghese ed è chiaro che la gestisce a suo uso e consumo, lo Stato ne è il momento organizzativo mentre se si considera la legalità un totem vuol dire che lo Stato è depositario del bene e del giusto. Si sono persi i riferimenti di fondo. Il neoliberismo è un’ideologia, il capitale transnazionale ha fatto delle scelte, ha rotto il patto sociale in maniera unilaterale, ha deciso in maniera unilaterale che non esiste più stato sociale, che il lavoro così come noi lo conoscevamo non ci sarà più, che la scuola pubblica può andare in rovina insieme alla sanità pubblica, che i soldi si danno ai privati, si spendono nelle armi e nelle guerre neocoloniali. Questa è una scelta di fondo ma se il patto sociale è rotto e non c’è più, la gente non deve più niente a questo Stato. Perché la sinistra di classe non si fa carico di dire “se le cose stanno così, bene, nessun cittadino deve più niente a questo Stato, né tasse, né ticket, né multe, niente a nessun titolo…”? non vengono mai posti i problemi in termini di rottura con l’ordine esistente. Mi rendo conto che non è facile, ma bisogna far passare la parola che non si devono pagare le tasse invece di far passare la parola della riforma fiscale. Bisogna smontare i meccanismi su cui questa società s’incardina, sul posto di lavoro per esempio è inutile che io mi batta contro la ristrutturazione aziendale perché il lavoro come lo conoscevamo noi non c’è e non ci sarà più, i lavoratori e le lavoratrici perdono ormai quasi tutte le cause di lavoro, è inutile chiedere aumenti di stipendio o scioperare, lo sciopero ormai significa solo perdere i soldi di una giornata, bisogna battersi
contro il controllo, contro i tornelli, contro la meritocrazia, bisogna che le lotte ricomincino a far male… far saltare i database aziendali, far perdere i dati… recuperare la qualità della vita… non ho i soldi, il biglietto non lo pago… la lotta alla legalità deve passare attraverso delle cose di base, di minima, banali. Invece adesso è proprio su queste cose di base che lo Stato lavora. Qualche anno fa d’estate come coordinamenta abbiamo fatto una campagna chiamata “Svergogniamoci”, e si basava sulla destrutturazione del senso di vergogna, voleva dire che bisogna far passare nei confronti della gente l’idea che il senso di vergogna rispetto a tutte una serie di cose è un prodotto sociale, il senso di vergogna rispetto ad una scala di valori che non ci appartiene non dovrebbe esistere… mi vergogno perché sono senza casa, perché ho la casa brutta, perché non ho lavoro, perché non pago il biglietto sull’autobus, mi vergogno perché non posso portare in vacanza i figli, mi vergogno perché ho un parente in prigione… tutto questo dovrebbe essere assolutamente ribaltato. In un contesto storico come quello attuale far passare discorsi di questo tipo sembrerebbe difficile ma il primo passo è farli senza il timore di interclassismo o populismo che attanaglia molta sinistra di classe perché sta a noi dare contenuti di classe ad un disagio che attualmente attraversa molti strati sociali. La trasversalità non è interclassismo. In questo momento la borghesia transnazionale è caratterizzata da un delirio di onnipotenza, è debordante, dilagante, di un’arroganza senza confini e ha allargato a dismisura la platea di chi è impoverito e sotto attacco. Dobbiamo prenderne atto, inutile fare processioni, giaculatorie, manifestazioni, avanzare richieste… è inutile chiedere che la 194 funzioni… tanto per fare sempre lo stesso esempio che ci sta a cuore… o ci organizziamo e rispondiamo con l’autorganizzazione oppure non andiamo da nessuno parte anzi diventa uno sfinimento inutile e le militanti e i militanti sono un bene prezioso che non si può sprecare. Anche perché adesso la risposta repressiva è diversa da quella degli anni ’70, che pure c’era eccome, adesso ci sono le sanzioni amministrative, ti portano via la casa, mettono sul lastrico la famiglia e questo è un deterrente fortissimo molto più di quello che possa sembrare.[…] Stralcio da<Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza> p.161,163

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 3 agosto 2023

Zardins Magnetics di giovedì 3 agosto 2023

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Ancora sulla militarizzazione della società. Alcuni spunti dall’opuscolo “La transizione alla guerra in casa”

✓ Contro l’idolo della razionalità

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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