Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 19 settembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 19 settembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ NO al decreto sicurezza “elmetto – manganello”      NO allo Stato di guerra

✓ Sabato 21 settembre Corteo internazionalista transfrontaliero Gorizia – Nova Gorica per la Palestina libera dall’occupazione sionista contro Israele genocida

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Sabato 21 settembre a Roma/corteo per la Palestina!

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Allarme Rosso 12/ Il DDL 1660: vivisezione di una legge liberticida

Il DDL 1660: vivisezione di una legge liberticida

https://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/28873

Da molti anni, con i più svariati pretesti, governi di diverso colore hanno introdotto leggi per limitare l’agibilità di scioperare, lottare, manifestare.

Il governo Meloni è deciso a proseguire questa operazione facendo fare alla repressione statale delle lotte e dello stesso dissenso un salto qualitativo e quantitativo attraverso il disegno di legge 1660, che dal 10 settembre è alla Camera per la discussione e la rapidissima approvazione.

Con questa “legge-manganello” il governo vuole regolare i conti con tutte le realtà ed esperienze di lotta in corso e creare gli strumenti giuridici necessari per prevenire e stroncare sul nascere i futuri, inevitabili conflitti sociali. La sempre più marcata tendenza alla guerra sul fronte esterno richiede sul fronte interno un contesto sociale pacificato, e a questo “lavorano” tutti gli apparati dello stato.

Introducendo nuovi reati e nuove aggravanti di pena, il DDL 1660 colpisce a un tempo le manifestazioni contro le guerre, a cominciare da quelle contro il genocidio dei palestinesi a Gaza, e quelle contro la costruzione di nuovi insediamenti militari; i picchetti operai; le proteste contro le “grandi opere”, la catastrofe ecologica, la speculazione energetica; le forme di lotta di cui questi movimenti si dotano per aumentare la propria efficacia come i blocchi stradali e ferroviari; le occupazioni di case sfitte. E contiene norme durissime contro qualsiasi forma di protesta e di resistenza, anche passiva, nelle carceri e nei Centri di reclusione degli immigrati senza permesso di soggiorno, perfino contro le proteste di familiari e solidali a loro supporto.

Il DDL 1660 arriva a punire anche il “terrorismo della parola”, cioè la detenzione di scritti che inneggiano alla lotta – dal momento che, gratta gratta, dietro il ricorso alla categoria “terrorismo”, usata apposta per creare paura, non c’è altro che la lotta di classe, la lotta al colonialismo e le lotte sociali ed ecologiste.

L’altra faccia della medaglia è costituita da un insieme di norme che assicurano, oltre l’aumento dei loro poteri, la totale impunità per le forze di polizia mettendole al riparo da ogni responsabilità per i loro comportamenti, inclusi i casi sempre più frequenti di “abuso in divisa”, punendo duramente ogni forma di resistenza al loro operato, e attribuendogli il diritto di portare armi anche fuori servizio.

Vediamo in dettaglio le nuove norme. Continua a leggere

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Rovereto 28-29 settembre/Andate a farvi cablare!

Rovereto, 28-29 settembre: “Andate a farvi cablare!”. Due giorni di inziative contro il “Wired Next Fest” e la schiavitù tecnologica

terraeliberta.noblogs.org

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martedì 17 settembre a Torino/ Operazione City

CITTÀ DEVASTANTI, BISOGNI SACCHEGGIATI. LA NOSTRA RABBIA NON SI FERMA

da https://ilrovescio.info/2024/09/11/citta-devastanti-bisogni-saccheggiati-la-nostra-rabbia-non-si-ferma/

[14/9/24 aggiornamenti sull’Operazione City e sulle iniziative:]

AGGIORNAMENTO TECNICO OPERAZIONE CITY

Il 17 Settembre presso il Tribunale di Torino si terrà l’udienza
preliminare per 19 imputatx, accusatx a vario titolo per i fatti
relativi al corteo del 4 marzo 2023 a Torino, contro 41bis ed ergastolo
ostativo, al fianco del compagno Alfredo Cospito, ai tempi in sciopero
della fame da circa cinque mesi.

Il PM Paolo Scafi contesta ai/alle 19 imputatx, oltre ad alcuni capi ad
personam, l’art. 337 c.p (resistenza a pubblico ufficiale, aggravata in
vario modo ed in concorso), nonché l’art. 419 c.p. (devastazione e
saccheggio) corollato, anche in questo caso, da svariate aggravanti e
legato dal concorso sia morale che – per alcunx – materiale. Tuttx
le/gli imputatx sono sottopostx a misura cautelare dal 22 Aprile: 3
arresti domiciliari e 16 tra divieti di dimora, obblighi di dimora
combinati, o non, con obbligo di presentazione alla P.G.

Inoltre fra i 45 iniziali indagatx per cui erano state chieste misure
cautelari (poi rimodulate a 19 dal GIP), la procura ha depositato una
richiesta di appello per diversx compagne/i riguardo al reato di
resistenza a pubblico ufficiale in concorso (in merito a fatti accaduti
durante il concentramento del corteo) e per un compagno relativamente al
reato di istigazione a delinquere. Tale udienza si terrà il 20 Settembre
a Torino.

Di fronte al tentativo dello Stato di elargire anni di carcere a chi, in
quelle giornate, ha scelto di scendere in strada al fianco di un
compagno in lotta, e, insieme a lui contro il 41bis, culmine torturativo
dell’ordinamento penitenziario italiano, ricordiamo che il 4 Marzo
c’eravamo tuttx e che la lotta per la libertà continuerà nonostante le
azioni delle procure e della polizia.

INIZIATIVA DEL 17 IN OCCASIONE DELL’UDIENZA PRELIMINARE

Il 17 settembre 2024 mattina si terrà, presso il tribunale di Torino,
l’udienza preliminare della così detta operazione City che permise –
all’alba del 22 Aprile – alla Digos di Torino di eseguire 19 misure
cautelari (tutt’ora in vigore). Tra i vari reati contestati, per i fatti
relativi al corteo del 4 marzo 2023 – al fianco del compagno Alfredo
Cospito in sciopero della fame contro 41bis ed ergastolo ostativo – vi è
l’art. 419 c.p.: devastazione e saccheggio che – eredità del Codice
Rocco e per lungo tempo in disuso – prevede dagli 8 ai 15 anni di
carcere per i/le condannatx.

Nonostante l’odierno uso sempre più diffuso della contestazione di
questo reato per episodi di piazza ( proprio a Torino – in seguito al
corteo del1998, conseguente alla morte in carcere di Baleno – la procura
aveva già tentato di riesumare questo reato di stampo fascista) è però
dai primi anni duemila che esso è divenuto sempre di più uno strumento
in mano alla controparte per terrorizzare preventivamente i potenziali
partecipanti a momenti rabbiosi di protesta, rivolte e insubordinazioni
all’ordine costituito anche nelle carceri, CPR e galere di ogni sorta
(inclusi i sistemi semi-detentivi amministrativi di così-chiamata
accoglienza).

Se la solidarietà è uno strumento di lotta, un modo per tenersi vicini e
non perdersi di vista mentre si cercano i punti di attacco, non dobbiamo
dimenticare che dopo i momenti di rivolta e protesta lo Stato cerca
sempre chi punire in modo esemplare. E se già nel mondo dei “liberi” è
complesso affrontare processi di così ampia portata e potenziali gravose
conseguenze, riteniamo fondamentale porre l’attenzione sulla necessità
di mostrare a chi si ribella dentro le galere: che fuori ci sarà sempre
qualcunx determinatx a portare solidarietà e non dimenticare.

Dopo una calda estate di rivolte e proteste nei centri detentivi,
torniamo dunque il giorno dell’udienza preliminare di city, anche sotto
il carcere per un saluto caloroso che, non solo ribadisca che chi lotta
non è mai solo, ma che possa anche evidenziare la necessità di una
attenzione precisa sulle mosse della controparte in seguito alle
proteste e alle rivolte.

Appuntamenti per la giornata del 17 Settembre:

ore 9: Presenza solidale al Tribunale di Torino, via Giovanni Falcone

ore15: Saluto al carcere Lorusso e Cutugno, appuntamento al capolinea
del tram 3

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 12 settembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 12 settembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Guerra alla poliomielite e genocidio di Israele a Gaza
✓ Ammutinamenti, resistenze, diserzioni

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Mercoledì 11 settembre allo Sweet Bunch!!!!

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Tutta la nostra solidarietà al Campetto Occupato!

Questa mattina hanno sgomberato il Campetto Occupato  a Giulianova! Un luogo politico che ci ha ospitate, con cui abbiamo condiviso pensieri e riflessioni, a cui va tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà!!!!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/giovedì 5 settembre 2024

Zardins Magnetics di giovedì 5 settembre 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

“Allora, volete sapere di me? Beh, combatterò per vivere e vivrò per combattere finché non sarò libero e selvaggio”. Ricordando la storia di un compagno anarchico che non c’è più. Qualche pensiero su lotte, memoria e analisi delle stesse e carcere

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8 settembre/Assemblea Popolare di Busto Arsizio

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 29 agosto 2024

Zardins Magnetics di giovedì 29 agosto 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

Ribelli si nasce. Esiste un istinto, una sensibilità che non si
accontenta della sola visione, della sola teoria, di una prospettiva di
organizzazione della vita differente, come in parte le religioni hanno
promesso, ma desidera realizzarle, con semplicità, per vivere meglio,
anche «con gente migliore con cui vivere».
Tentiamo un intreccio narrativo che ci porta da Trieste all’Andalusia,
a cavallo tra ‘800 e ‘900, alla ricerca  della tensione giusta per
trasformare il presente…

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Democrazie reali

DEMOCRAZIE REALI

Israele come laboratorio e modello della nuova modernità per un Occidente sempre più in crisi.

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Questo opuscolo nasce a seguito di un’iniziativa svoltasi a Pisa il 15 marzo 2024, organizzata da un gruppo di solidali con la resistenza palestinese, con interventi dell’assemblea NO CPR Torino e Giovani Palestinesi d’Italia, la quale ha iniziato a riflettere collettivamente sulla natura di Israele come Stato a ordinamento democratico e, proprio in virtù di ciò, come modello per le altre democrazie occidentali.
Contatti: democrazie.reali@autistiche.org

Nell’aprire questo opuscolo sulla natura e la traiettoria dell’avventura coloniale sionista in terra mediorientale non possiamo non registrare come per buona parte del mondo dei/delle solidal* con la causa palestinese sia ancora piuttosto arduo annoverare Israele tra le democrazie realizzate. Ogni volta che qualche opinion leader arruolat* nella difesa del sionismo definisce Israele come unica democrazia in Medio Oriente, attivist* e solidali con la causa palestinese saltano sulla sedia e si sperticano nell’aggiungere virgolette o nel negare che possa essere realmente democratico l’involucro istituzionale di un progetto coloniale ed etnocratico.
Da questo punto di vista, almeno in termini di realismo e proprietà di linguaggio, possiamo dire che, ancora una volta, il nemico è un passo avanti a noi. Se infatti nel cosiddetto Occidente collettivo il grosso delle forze politiche, di tutti i colori e gli schieramenti, non ha più dubbi e, per simmetrico rispecchiamento, assegna ad ogni occasione una patente di democraticità allo Stato ebraico, per molti/e critic* di Israele l’attaccamento quasi sentimentale alla categoria della democrazia, intesa come forma Stato intrinsecamente positiva, rimane invece un ostacolo insuperabile al riconoscimento della natura democratica delle istituzioni e della società israeliane. Tali resistenze si spiegano con delle obiezioni apparentemente
4
solide: sebbene possieda gran parte dei requisiti2 richiesti per essere considerato uno Stato liberale, Israele mantiene la minoranza araba, il 20% della popolazione totale, in una condizione di discriminazione formale3, con diritti di cittadinanza limitati, e sostanziale, mediante politiche educative e sociali mirate a ghettizzare ed emarginare, mentre i/le cittadin* ebre* godono pienamente di tutti i diritti riconosciuti dalla legge. Inoltre, come è noto e ormai riconosciuto persino da Amnesty International, in West Bank, al sofisticato sistema di apartheid eretto scientificamente per segregare i/le nativ* palestinesi, si affianca l’estensione della legalità (e di una totale impunità) israeliana agli/alle 800.000 colon* che abitano negli insediamenti: un doppio standard evidente che, da solo4, basta per svelare il progetto di purezza ed esclusività etnico-religiosa incarnato nello e dallo Stato israeliano[…]

continua a leggere qui oppure scarica democrazie-reali

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Campagna per la liberazione delle ReSisters

Campagna per la liberazione delle ReSisters

da  https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2240    Segnalo la campagna di liberazione delle prigioniere palestinesi Smantellare Damon: Liberare le ReSisters!

Il movimento delle donne palestinesi Alkarama chiede a tutti i collettivi e movimenti femministi di seguire la campagna su https://instagram.com/dismantle_damon e sulla rete Instagram di Alkarama @alkarama_mmp per partecipare attivamente alle loro attività e condividere massicciamente le loro notizie e materiali.

Questo il loro appello:

SMANTELLARE DAMON: LIBERARE LE RESISTERS!
Il 3 agosto, Giornata Internazionale di Solidarietà con Gaza e i Prigionieri, sono passati 300 giorni dall’inizio del genocidio sionista a Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti e dall’Europa. In risposta all’appello urgente delle nostre sorelle palestinesi a mobilitarci in solidarietà con Gaza, abbiamo lanciato una nuova campagna: Smantellare Damon: Liberare le ReSisters.
Questa campagna richiede lo smantellamento immediato della prigione di Damon e il rilascio di tutte le donne palestinesi imprigionate lì. Mentre la campagna si concentra su Damon e sulle donne detenute, non possiamo ignorare la realtà che tutte le prigioni coloniali sioniste devono essere smantellate e che tutti i prigionieri palestinesi devono essere rilasciati. […]

continua a leggere qui https://www.nicolettapoidimani.it/?p=2240 

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ISRAELE COME MONDO: il tecno-colonialismo 4.0

https://ilrovescio.info/?s=Israele+come+mondo

ISRAELE COME MONDO:
IL TECNO-COLONIALISMO 4.0

Il conflitto globale in divenire, e in particolar modo il genocidio in atto a Gaza, oltre a suscitare doverose mobilitazioni, azioni di sabotaggio, occupazioni
e boicottaggi in svariate parti del mondo, sta anche generando contributi alla messa in discussione dell’intero modello occidentale, rendendo maggiormente
evidente come la sua ristrutturazione in chiave iper-tecnologica sia finalizzata alla gestione capillare degli individui e dei territori.
A nostro avviso non c’è niente di meglio del modello democratico israeliano che possa rappresentare ciò che è il fine ultimo del progetto denominato
smart world. Come già ribadito in altre occasioni, siamo di fronte ad una ristrutturazione sociale che avrà conseguenze devastanti sull’intero vivente, e ciò
che comporterà lo possiamo vedere chiaramente in Palestina: analisi dei territori, raccolta dati sugli individui, elaborazione e predizione algoritmica,
calcolo dei danni collaterali, confinamento e infine attacco militare.
E’ un dato di fatto che gli sviluppi tecnologici testati in Palestina (ma in generale nelle guerre) vengono venduti all’occidente per essere utilizzati all’interno dei
contesti urbani, diventando parte fondamentale della trasformazione in corso. Lo Stato di Israele è ad oggi leader mondiale per ciò che riguarda le tecnologie
biometriche e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Traguardo raggiunto in decenni di occupazione, durante la quale ha potuto sperimentare tutto ciò direttamente
sulla popolazione palestinese. Ci teniamo a sottolineare inoltre, che sono molteplici i progetti direttamente commissionati e finanziati da alcuni Stati occidentali, il
che evidenzia ulteriormente quali strumenti si prefiggono di utilizzare anche qui da noi.
Le smart city, spacciate come eco-sostenibili e luoghi inclusivi, in realtà sono progettate e realizzate per monitorare, gestire, reprimere ed escludere gli individui
proprio come accade in Palestina. Troviamo pertanto opportuno definire tale processo di trasformazione globale tecno-colonialismo, per via del fatto che
l’implementazione dei sistemi bio-tecnologici-digitali stanno letteralmente colonizzando sia i luoghi che i nostri corpi, arrivando a modificare anche i nostri
pensieri e le nostre percezioni, nel tentativo di imporsi come unico paradigma universale.

continua a leggere qui Israele-come-mondo

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 8 agosto 2024

Zardins Magnetics di giovedì 8 agosto 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Le mani dei rivoluzionari, mani lente e decise. Altre considerazioni sull’autogestione
✓ Punti cardinali

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
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Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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