Il nostro volantino
Fuori il PD dalle nostre vite!
Votare NO!!!!! al referendum del 4 dicembre è un momento di resistenza al neoliberismo.
Nessuna condiscendenza nei riguardi della democrazia parlamentare e nemmeno riguardo all’istituto del referendum. Sappiamo benissimo che le decisioni delle consultazioni popolari vengono prese in considerazione solo se collimano con le decisioni già prese dal potere, altrimenti vengono assolutamente disattese. Vedere il referendum sull’acqua e quello sul finanziamento pubblico ai partiti tanto per fare degli esempi.
C’è una differenza, però, tra questi referendum e quello del 4 dicembre. Quest’ultimo rappresenta un passaggio nodale nel percorso neoliberista nel tentativo di avere un avallo popolare a un governo emanazione diretta delle multinazionali anglo americane e, quindi, per noi un momento importante nello smascheramento e nel riconoscimento del nemico. Non si tratta di una lotta interna tra fazioni del PD. Il posizionamento per il no di alcuni settori del Partito Democratico è assolutamente strumentale e non risponde ad un posizionamento politico diverso, anzi, proprio perché la credibilità di Renzi comincia a mostrare scricchiolii, si preparano a sostituirlo con qualcuno, magari del PD, che sia stato dalla parte del malcontento. Sta a noi essere molto precise/i nell’ individuare il ruolo dei vari personaggi. Inoltre, una posizione astensionista è dannosa non solo perché, non essendoci in questo referendum il quorum di fatto aiuta la vittoria del sì, ma contribuisce a rafforzare i concetti che il neoliberismo vuol far passare nel comune sentire, cioè che “sono tutti uguali”, che “tanto non cambierà niente”…. Noi dobbiamo cogliere tutte le possibilità per gettare granelli nell’ingranaggio neoliberista, zoccoli nella catena di trasmissione, per creare spazi per veicolare la conoscenza del nemico e di quello che rappresenta.
Il nemico è il neoliberismo incarnato nel PD che ha naturalizzato e naturalizza questa ideologia nella nostra società.
Votare NO al referendum significa dire No al Jobs Act, al TTIP, alla “buona scuola”, a Equitalia, alle “guerre umanitarie”, alla militarizzazione dei territori, ai Cie….. fino, nel nostro specifico, alla strumentalizzazione della violenza sulle donne. La strumentalizzazione della violenza maschile su di noi, come d’altra parte quella sulle diversità sessuali, la strumentalizzazione del razzismo, dell’antifascismo e dei diritti, sono un cardine della modalità neoliberista di affrontare il sociale, incar nata dalla socialdemocrazia riformista, tanto da costituire una società dell’antifascismo fascista, dell’antirazzismo razzista, dell’antisessismo sessista.
Per questo NO! NO!NO! e poi NO!
Coordinamenta femminista e lesbica
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