Narrazioni di potere, narrazioni di classe.
<Imbarbarimento di una società sempre più violenta?>
di Elisabetta Teghil
Che lo sperpero del proferire non sia pretesto al / tacere/ Che la rapina del significare/ non sia la tomba di ogni giudizio.
Haiku senza Haiku* Progetto ispirato da Juan Sorroche-AS2 c.c. Terni
Vengono fatte con continuità puntuali ricerche storiche, lucide analisi politiche, dotte disquisizioni sul sesso degli angeli, ma quasi nessuno/a si occupa di analizzare la quotidianità in termini di classe. Quei pochi/e che lo fanno sono avvolti nel silenzio se non demonizzati e stigmatizzati anche nella così detta sinistra. E questo già la dice lunga. Invece dovrebbe essere un esercizio di cui ci dovremmo far carico con urgenza per evitare che lo scollamento tra teoria e prassi ci faccia perdere di vista che è sulla lettura di quello che accade nel quotidiano che si costruisce il comune sentire. E’ un compito che ci dobbiamo assumere per evitare di dare sponda alla costruzione del nemico interno che sta operando con sistematicità e da molto tempo il capitalismo neoliberista attraverso tutto l’arco partitico compresi annessi, connessi e collaterali, media in prima linea.
Il modello di destra, che è fondamentalmente fascista, punisce e reprime i subalterni che non stanno al loro posto, il modello socialdemocratico, politicamente corretto e decorosamente reazionario, li annichilisce fisicamente e psicologicamente. I subalterni devono essere sempre grati.
Qualche tempo fa, il ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato in seguito all’aggressione da parte di un gruppo di genitori a una professoressa di sostegno in una scuola in provincia di Napoli, nel plesso di Scansano, che siamo di fronte ad un “imbarbarimento di una società sempre più violenta”.
Sui giornali, nei media, sui social, nei telegiornali di ogni ordine e tipo rimbalzano tutti i giorni notizie sulla violenza della società: ragazzi, addirittura minorenni, si affrontano durante la movida con coltelli, armi da fuoco, qualche volta qualcuno rimane ucciso senza un motivo reale, dicono i media, oppure per un pestone su un costoso paio di scarpe. Persone ne ammazzano altre incontrate per caso per strada, i femminicidi poi sono pane quotidiano, stanno diventando routine. Lavoratori e lavoratrici muoiono tutti i giorni, chi sotto una trave, chi sotto una gru, chi cadendo da un tetto, chi disidratato per un colpo di sole in un campo di pomodori o chi addirittura scaricato sotto casa dal datore di lavoro e morto dissanguato. Una ragazzina tenta di accoltellare un compagno di scuola portandosi il coltello da casa perché il ragazzino ha fatto la spia. Qualche tempo fa un capotreno a Genova Rivarolo è stato aggredito e accoltellato da un ragazzo e una ragazza a cui aveva chiesto il biglietto e che lui aveva fatto scendere dal treno perché privi di titolo di viaggio e senza intenzione di pagarlo. L’aggressione al personale medico e infermieristico da parte dei familiari dei ricoverati nei pronto soccorso degli ospedali è ricorrente. E’ notizia recente l’uccisione di Ramy, un ragazzo di 19 anni, in un inseguimento da parte delle forze dell’ordine. Erano in due, coetanei, su un motorino e non si sono fermati all’Alt dei carabinieri. Tanto è bastato. Per non parlare chiaramente della condanna unanime e bipartisan delle così dette violenze delle manifestazioni di protesta e di rabbia che ci sono state a Roma, Milano, Bologna, Torino… in seguito all’uccisione di Ramy.
Ma l’ineffabile ministro Valditara, che non è il solo a fare queste esternazioni ma in buona compagnia, si è chiesto a cosa sia dovuto questo imbarbarimento?
L’’insegnamento e l’esempio sono direttamente impartiti dal sistema di potere e dai relativi agenti politici a tutti i livelli da quelli di governo a quelli partitici, a quelli associazionistici nazionali e internazionali che usano con sistematicità e per scelta la legge del più forte per la soluzione di qualsiasi tipo di problema sia con i subalterni in campo nazionale sia in campo internazionale. Israele ha deciso di eliminare fisicamente tutti i palestinesi? tutto il mondo occidentale, Italia compresa, plaude e supporta. Gli Stati Uniti e la Nato hanno deciso che gli ucraini sono carne da macello per il raggiungimento dei loro obiettivi? l’Europa si accoda, anzi è estremamente attiva, e se il rischio è la terza guerra mondiale che importa! Comincia a manifestarsi un dissenso interno? Viene immediatamente proposto il DDL 1660 così nessuno potrà più protestare neppure a bassa voce, tutto rientrerà nel penale.
Le scelte di potere diventano così metabolismo sociale, costruiscono la società e i rapporti tra le persone. Se lo Stato è il primo a mettere in atto la legge della prevaricazione e del sopruso, la violenza normata e istituzionalizzata, perché il cittadino non dovrebbe prendere esempio e applicarla in tutti i rapporti in cui si dipana la sua quotidianità? Continua a leggere