Cariche a Napoli su corte contro la Nato.
ilrovescio.info Riceviamo e diffondiamo:
Dai Giovani Palestinesi in Italia, il racconto di quanto successo oggi [9 aprile 2024, ndr] a Napoli (dove è in corso anche l’occupazione del rettorato).
NAPOLI CONTRO LA GUERRA: SOLIDARIETÀ AGLI ATTIVISTI IN PIAZZA CONTRO LA NATO!
Questo pomeriggio, in zona via Toledo, gli attivisti solidali con il popolo palestinese sono scesi in piazza per contestare la celebrazione del 75° anniversario di fondazione della NATO con un concerto in collaborazione tra la banda musicale della NATO stessa e altre formazioni musicali napoletane al Teatro San Carlo, alla presenza di alti ufficiali in grado e del sindaco metropolitano Gaetano Manfredi. Il corteo è stato violentemente represso dalla polizia, causando 10 feriti di cui 2 colpiti alla testa. È inaccettabile che la nostra città, simbolo di solidarietà attiva al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi del mondo, ospiti un evento di questo genere: sappiamo perfettamente che la Nato, l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, si rende primo attore di veri e propri scenari di guerra, con uno sdoganamento del linguaggio bellico preoccupante. Lo vediamo nel ruolo che sta assumendo all’interno del contesto globale di corsa al riarmo, a fronte della guerra in Ucraina; lo vediamo nel ruolo che l’Occidente e la sua alleanza politica e militare sta assumendo nel mondo arabo, a partire dal genocidio in Palestina fino ad arrivare in Yemen, Libano ed Iraq: il mondo occidentale sostiene fermamente lo stato d’Israele e i suoi obiettivi coloniali d’insediamento, attraverso una copertura e un sostegno ideologico ed economico da tutte le potenze. Da sempre l’occidente non ha mai smesso di sostenere in pieno il regime sionista, nonostante siano più di 34.000 i palestinesi morti ammazzati dall’IOF, nonostante a Gaza non vi siano più né ospedali né università, nonostante si stia portando avanti una campagna di arresti di massa in tutta la Palestina storica. Per questo sosteniamo fortemente la lotta delle realtà sociali e solidali di questa città, che hanno deciso di non voltarsi di fronte a chi sta portando guerre e distruzione in giro per il mondo.