Londra: primo giorno di ZTL, la protesta dilaga!Cortei spontanei, blocchi all’accesso della zona estesa a tutta la capitale: 12 sterline e 50 per entrare.
E’ scattata per i londinesi la nuova ZTL su tutta l’area metropolitana della capitale che comprende tutti i 32 municipi compreso l’aeroporto di Heathrow, fortemente voluta dal sindaco laburista e ambientalista (!!!) Sadiq Khan, il doppio di quella creata nel 2015 dall’allora sindaco conservatore Boris Johnson. A riprova che le direttive di base sono le stesse e che il gioco democratico, se mai ci fossero stati dubbi, è solo una finzione, uno specchietto per allodole ma l’obiettivo è identico ed è quello di trasformazione totale della società e dei rapporti con i subalterni perseguito da questa fase del capitale.
I manifestanti vestiti a lutto hanno portato a spalla una bara di cartone da Downing Street a piazza del Parlamento mettendo in scena il funerale della democrazia britannica. Rigide le regole. D’ora in poi potranno circolare solo i veicoli Euro4 se a benzina o Euro6 se a Diesel. Restrizioni valide dal lunedì alla domenica 24 ore su 24. L’accesso alla Ztl (l’acronimo inglese è Ulez) a chi non possiede una vettura in linea con questi standard è vincolato al pagamento di un pedaggio di 12,50 sterline al giorno. Una “tassa” a carico delle famiglie e delle piccole imprese, già provate dal carovita. Le contravvenzioni annunciate variano tra 90 e 180 sterline.
I gruppi di protesta chiamano alla disubbidienza civile, altri propongono una consultazione popolare tipo referendum, altri incitano a buttar giù le telecamere installate ai varchi dell’area verde (il 90% messo fuori uso già alla vigilia dell’entrata in vigore del piano).