Dall’Assemblea popolare di Busto Arsizio un documento per la manifestazione contro la guerra!
L’ITALIA È IN GUERRA!
Siamo in guerra. L’Italia è cobelligerante in questo conflitto sul fronte NATO/Russia. L’Italia sta fornendo all’Ucraina supporto economico, logistico e militare con l’invio di armamenti e uomini.
L’Italia è disseminata di bombe atomiche sotto il comando di NATO e USA con il rischio concreto di essere coinvolta direttamente.
USA, UE e NATO non hanno nessuna intenzione di raggiungere un accordo di pace; ciò comporta un rischio concreto di guerra nucleare.
Tra gli obiettivi sensibili in Italia spicca la base militare di Solbiate Olona che è uno dei nove Comandi NATO di reazione rapida; conta su oltre 400 militari, che possono più che raddoppiare all’occorrenza.
Il territorio in cui viviamo, inoltre, è disseminato di aziende che lavorano nell’ambito militare tra ricerca, sviluppo, componentistica, piattaforme di controllo da remoto, armi e munizionamento. In un raggio di circa 17 chilometri a cavallo delle province di Varese, Como e Milano ci sono almeno 13 fabbriche coinvolte in queste attività. Per citarne alcune: Leonardo Finmeccanica (Samarate, Venegono Superiore e Vergiate), ASE Aerospace (San Giorgio su Legnano), Gemelli Aerocom (Canegrate), Aerea (Turate).
SCENDIAMO IN STRADA CONTRO:
– l’invio di armi e il supporto militare dell’Italia e delle altre nazioni NATO nella guerra in Ucraina;
– il governo Meloni che, in linea con i precedenti governi ed affiancato da Confindustria, procede nello smantellamento dei diritti e delle politiche sociali a favore dell’economia di guerra;
– l’uso dei soldi pubblici per le spese militari, sottratti ai servizi sociali, alla sanità, all’istruzione e ai trasporti pubblici;
– la presenza di basi militari e dell’industria bellica nel nostro territorio;
– la presenza dei militari e dell’industria bellica in ambito scolastico e universitario;
– la tecnologia al servizio del capitalismo, che ci sta facendo sprofondare irreversibilmente verso una società ipersorvegliata, discriminatoria e totalmente alienante;
– lo Stato d’emergenza permanente che conferisce al governo poteri eccezionali in ambito economico, militare, sanitario, di ordine pubblico, di politica estera;
– le restrizioni economiche, le politiche di “austerity”, la precarizzazione del mercato del lavoro, la soppressione del diritto di sciopero e dei diritti dei lavoratori, le morti sul e per il lavoro causate dalla competitività esasperata, a scapito della sicurezza e della salute;
– l’inquinamento e la devastazione di interi territori;
– la repressione del dissenso dentro e fuori i posti di lavoro.
SCENDIAMO IN STRADA PER:
– l’autodeterminazione dei popoli, affinché non siano vittime di decisioni ed interessi superiori ed imposti;
– esprimere la nostra solidarietà internazionalista con chi le guerre le subisce, ovvero i civili di qualunque territorio;
– respingere l’irrazionale paura di un nemico creato ad hoc dai mass media;
– la rivendicazione di tutti quei diritti sociali che sono stati guadagnati con le lotte dei lavoratori nel corso degli anni, come le pensioni o la sanità pubblica, che i governi stanno cercando di cancellare;
– per l’aumento dei salari e delle pensioni erosi dall’inflazione e il ripristino del meccanismo di adeguamento del costo della vita (scala mobile);
– la costruzione di un clima di pace e la promozione del dialogo fra i popoli.
Non è tempo di attendere, di rinchiudersi in ragionamenti egoistici e di rassegnazione. È tempo di mobilitarsi.
Dobbiamo, nel nostro piccolo, agire.
Dobbiamo impedire con tutte le nostre forze che la guerra in corso tra il blocco delle forze NATO e la Russia possa degenerare.
Esprimiamo la nostra solidarietà alle popolazioni dell’Ucraina, del Donbass e della Russia che stanno pagando con il proprio sangue un conflitto preparato da anni.
“Bisogna ritornare nella strada, nella strada per conoscere chi siamo.” Giorgio Gaber
SABATO 27 MAGGIO ore 15
Piazza Garibaldi BUSTO ARSIZIO
CORTEO CONTRO LA GUERRA