9 maggio 1976/ con Ulrike Meinhof e con tutt* quell* che hanno combattuto e combattono per uscire da questa società.
[…] Nome: Ulrike. Cognome: Meinhof. Di sesso femminile. Età: 41 anni. Sì, sono sposata. Due figli, nati con parto cesareo. Sì, divisa dal marito. Professione: giornalista. Nazionalità: tedesca. Sono qui rinchiusa da quattro anni in un carcere moderno di uno Stato moderno. Reato? Attentato alla proprietà privata e alle leggi che difendono la suddetta proprietà e il conseguente diritto dei proprietari ad allargare a dismisura la proprietà di tutto. Tutto: compreso il nostro cervello, i nostri pensieri, le nostre parole, i nostri gesti, i nostri sentimenti e il nostro lavoro e il nostro amore. Tutta la nostra vita insomma. Per questo avete deciso di eliminarmi, padroni dello Stato di Diritto. La vostra legge è davvero uguale per tutti, meno per quelli che non sono d’accordo con le vostre sacre leggi. […]
Tratto da Coordinamenta Femminista e lesbica, Femminismo: paradigma della Violenza/Non Violenza, Ed. Bordeaux 2022 pag. 165
Stralcio dal testo “Io, Ulrike, grido” di Dario Fo e Franca Rame in Tutta casa, letto e chiesa, Edizioni F.R. La Comune, Milano, 1981