Riceviamo e pubblichiamo

ANNUNCIO DI SOSPENSIONE – NON DI CESSAZIONE – DELLO SCIOPERO DELLA FAME

Mi trovo nella spiacevole condizione di dover annunciare che interrompo questa difficile lotta senza aver ottenuto nulla di sostanziale. Tuttavia, questa battaglia non è finita e non intendo lasciarla in sospeso. La sospensione è temporanea; alcuni dei motivi sono ovvi. Alcuni non lo sono. Mi scuso con coloro che mi hanno sostenuto per non poterne condividere pubblicamente le ragioni in questo momento. Se fosse necessario ricominciarlo allora spiegherò pubblicamente e dettagliatamente i motivi per cui ho scelto oggi di fare questa pausa temporanea. Continuerò a richiedere ciò che mi spetta e spero di non dover ricominciare con questa forma di lotta.

Il sistema giudiziario è stato umiliato. L’unico successo dello sciopero della fame, finora, è che ha messo in luce le sue contraddizioni. Per quanto riguarda quello che ho cercato di mettere in piedi, ci sono stati i posizionamenti degli avvocati, cambiando la logica del “buttali dentro e butta via le chiavi”.
Ma la mia richiesta personale rimane in sospeso. E il mio impegno a non fermarmi sembra tradito a questo punto. Questo mi pesa, naturalmente, e sappiate che la mia intenzione è – se necessario – di continuare in un momento più proficuo nel prossimo futuro; ma come ho detto prima, non tutto può essere detto in questo momento e spero che non debba essere detto. Nel chiudere questo annuncio, voglio ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto in qualsiasi modo. Chi ha preso posizione, chi ha trasceso i propri ruoli sociali perché l’empatia ha prevalso. Ma soprattutto chi ha lottato con le unghie e con i denti per rompere il silenzio forzato, chi è stato picchiato per strada per esprimere la propria solidarietà, chi ha rischiato e chi ha fatto lo sciopero della fame in prigione. A questi ultimi devo la mia vita. Se non fosse successo tutto questo, in questo momento non ci sarebbero le condizioni per sospenderlo.
Per ora è tutto. Attendo ancora con ansia il mio rilascio immediato. Tutto continua…

Iannis Michaelides
https://athens.indymedia.org/post/1620208/

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