Un gran bel comunicato degli student* contro il Green Pass di Udine sulla questione ucraina.
La nostra presa di posizione sulla questione ucraina.
Non possiamo che nutrire sconforto e provare una forte angoscia nel vedere certe scene provenire dall’Ucraina … sappiamo bene che una guerra è sempre fonte di morte e distruzione che, spesso e volentieri, si ripercuotono sulla popolazione innocente ed inerme, vittima di una cinica partita giocata per interesse di contrastanti blocchi di potere.
In primis ci teniamo dunque a chiarire ed esprimere la nostra più totale solidarietà e vicinanza alle colpite popolazioni ucraine (di ogni cultura e gruppo etnico), e tendiamo loro idealmente la nostra mano in segno (in netto contrasto con l’ormai onnipresente tendenza divisiva e fratricida alimentata) di amicizia ed unione.
Vogliamo però chiarire che la nostra mano è tesa alla popolazione ucraina, non al suo governo né a certi gruppi di esaltati che in quel paese da anni soffiano sul fuoco di un certo nazionalismo malato, con l’intento di minare la pacifica convivenza tra i diversi gruppi etnici del paese, e che nel mentre hanno consegnato e svenduto la loro terra nelle sporche (di sangue) mani dell’occidente a guida USA (ma con la servile complicità degli altri soliti noti, tra cui anche la nostra Italia).
Queste ultime asseverazioni possono sembrare forti, ed infatti lo sono, ma sono anche terribilmente vere e per averne qualche prova basta solo fare una semplice ricerca online:
Cercate informazioni sulla strage di Odessa (di cui stranamente nessun media occidentale si degnò di parlarne all’epoca dei fatti) e capirete…
https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Odessa
(IMMAGINI FORTI) – Foto strage di Odessa
Cercate cos’è e da chi è formato Pravyi Sektor e capirete…
Cercate che razza di roba è il battaglione Azov e capirete…
Per giustificare la frase “nelle sporche (di sangue) mani dell’occidente a guida USA (ma non la servile complicità degli altri soliti noti, tra cui anche la nostra Italia)” crediamo che basti citare solo alcune delle ultime campagne portate avanti dalla NATO, vero e proprio braccio armato al servizio degli interessi predatori occidentali (di cui, ribadiamo, l’Italia fa parte):
– Iraq 1991
– Iraq 1998
– Jugoslavia 1999
– Iraq 2003 [dopo 12 anni di un embargo assassino imposto dall’occidente – e a tal proposito riportiamo la seguente citazione – “È una scelta difficile, ma riteniamo che il prezzo valga la pena”. (Madeleine Albright, ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite dell’epoca, sul mezzo milione di bambini iracheni morti per cause “correlate all’embargo”, 12 maggio 1996)
(YouTube) 2003: Iraq War begins
– Afghanistan 2001/2021
Editoriale, “L’Afghanistan che non ci hanno raccontato”
– Libia 2011
(YouTube) U.S. and Allies Strike in Libya
(YouTube) Clinton on Qaddafi: “We came, we saw, he died”
Dal quadro che ne emerge sembra palese l’ipocrisia dei vari governi del “libero” e “democratico” occidente, che in casa professano di essere portatori di valori, pace, progresso e libertà e che poi invece dimostrano con i fatti di portare guerra e sofferenza …
Ma torniamo a noi,
che con il presente comunicato vogliamo dire la nostra su ciò che di drammatico avviene da diversi giorni in terra d’Ucraina…
Non possiamo non vedere nella NATO il ruolo di complice e di principale responsabile di questa guerra, NATO che da anni ha continuato ad espandersi verso Est (violando anche vecchi accordi presi con l’allora fatiscente Unione Sovietica), portando l’influenza e, soprattutto, le truppe USA sempre più a ridosso dei confini di una Russia che non intende cedere la propria autonomia politica ed ambisce a tutelare ed ampliare i propri interessi, attirandosi così l’astio di un “blocco” occidentale che vede in questo un freno alla sua agenda. Nel periodo 2013/2014 le cancellerie del patto atlantico decisero di fare un ulteriore passo di allargamento (e di contenimento russo), fu infatti sulla spinta e con la decisiva complicità della NATO che venne rovesciato il governo filo-russo di Viktor Janukovyč (utilizzando come mastini in piazza Majdan quei gruppi di neonazisti ,citati all’inizio del testo, spesso raccattati dalle curve degli stadi) portando all’insediamento di un governo amico (dell’occidente), propenso a svendere il paese al FMI ed a prepararlo ad accogliere i “protettori” del patto atlantico.
Sappiamo che fu a seguito di quel “golpe” che ci fu la celere risposta Russa in Crimea, e fu la miscela di questi avvenimenti, unita alle scellerate politiche del nuovo governo di Kiev (come l’alimentazione di un clima d’odio nei confronti delle popolazioni russe, sostegno ed impunità ai crimini perpetrati dalle bande nazi-nazionaliste ecc.) che la pace in Ucraina si incrinò fino a portare poco dopo all’avvio di una guerra che ha colpito le regioni del Donbass e della Novorossiya e che dura (con variabile intensità) da ben otto anni.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una crescente pressione da parte della NATO che, con il consenso e il plauso del suo “burattino” Zelensky, ha spinto il granaio d’Europa a rompere il già fragilissimo “equilibrio” raggiunto con gli accordi di Minsk II ed a portarlo sempre più vicino all’ingresso ufficiale nell’alleanza, ultima provocazione questa evidentemente intollerabile da Mosca, che ha reagito come tutti sappiamo.
Chi leggendo questo comunicato ci dovesse accusare di filo russismo o filo putinismo commetterebbe un errore, noi ci limitiamo a raccontare sinceramente i fatti per quello che sono stati (e se scriviamo cose false chiediamo naturalmente che ciò ci venga segnalato con le relative tesi e prove, se ci dovessero essere degli errori allora pubblicamente chiederemo venia e rettificheremo), e assolutamente non vogliamo mistificare né il ruolo della Russia né quello di Putin, che non gioca alcun ruolo antimperialista per natura o per bontà (ammettiamo anche che la fredda ed opportunistica concezione dell’Ucraina da parte del potere Russo è, probabilmente, quella del “giardino di casa”, ma ricordiamoci che lo stesso vale anche, per fare un esempio a noi vicino, per la Libia nella visione e concezione del potere italiano, e su questo non vi è alcuno che batta ciglio o che si ponga alcun problema morale… anzi!), ma che sta reagendo ad una provocazione istigata da una concentrazione di potere concorrente.
E’ con la consapevolezza di tutto questo che rifiutiamo la narrazione ufficiale dettata dai media e dai nostri governanti, che in continuità con tutto ciò che è stato praticato negli ultimi 2 anni in tema Covid, semina odio e divisione tramite una narrazione distorta e di parte della realtà.
A proposito di media e narrazione ci sentiamo di condividere il nostro stupore nell’aver visto volar via da tutti i telegiornali i cari virologi, per lasciar spazio ad analisti militari e geopolitici … ci ha stupito anche scoprire che il Covid sia sparito da un giorno all’altro… ci ricordavamo i divieti ai cortei, alle manifestazioni nelle piazze dei centri città e le accuse che questi generassero picchi d’infezione:
Siamo felici di constatare invece che da quando le truppe russe sono entrate in Ucraina il Covid non si diffonde più alle manifestazioni
Ammoniamo inoltre sulla pericolosità della strumentalizzazione di questo conflitto, che può portare alla prosecuzione, se non addirittura all’inasprimento, della gogna liberticida dei nostri governi (usiamo il plurale in quanto il problema non è solo italiano), che fino ad ora hanno chiesto enormi sacrifici ai loro popoli ed hanno introdotto misure draconiane di controllo sociale, di discriminazione e repressione del dissenso (ebbene sì, non si riesce proprio a non parlare del green pass) con la scusante dell’emergenza sanitaria (a cui ci si è approcciati spesso con lessico e misure da guerra, a partire dai camion militari di Bergamo, passando per il coprifuoco ed arrivando ad affidare la campagna vaccinale ad un generale) che guarda caso proprio quando deve finire (facendo perdere conseguentemente di legittimità le misure restrittive) viene rimpiazzata dall’emergenza della guerra (che chissà che misure potrà giustificare…).
Ci rivolgiamo, in chiave provocatoria (ma neanche tanto) anche al pubblico “allineato” favorevole fino ad ora al Green Pass (o che se non favorevole l’ha accettato senza problemi) per chiamare alla riflessione … quando la bolletta del Gas costerà €1.800,00 (se ce ne sarà di gas da vendere), quando la benzina costerà €3 al litro, quando pagherai la spesa il 50% in più e ti salirà la naturale voglia di protestare, sarai sicuro che potrai farlo? Siamo sicuri che non ci sarà nessun coprifuoco? Siamo sicuri che non ti sospendano il green pass? Se lo sospendono che farai? Beh una cosa è certa, non potrai andare a prelevare i tuoi risparmi allo sportello della tua banca…
In ogni modo il governo ha a suo modo una coerenza a proclamare lo stato d’emergenza per guerra.
“Ma che cosa dici?”, “Che c’entra la guerra in Ucraina con noi italiani” diranno alcuni… ebbene taluni si sbagliano…
perché chi di dovere sa che questa guerra è frutto del grembo della NATO, alleanza di cui il nostro paese è parte importante ed a cui presta decine di basi militari (ospitando inoltre più di una cinquantina di testate nucleari statunitensi), dunque questo conflitto ci riguarda eccome, e noi ci siamo dentro!
In quanto giovani liberi, animati da speranza, propositi di pace, rispetto ed amicizia ribadiamo la nostra vicinanza a chi subisce il peso e le conseguenze della guerra in corso nell’Europa orientale così come tutte le altre guerre che purtroppo vi sono nel mondo, interesse per pochi e dramma per tutti gli altri.
Ripudiamo, noi veramente però, la guerra e dunque non possiamo che chiedere coerentemente la chiusura delle basi NATO e la cessazione delle sue missioni aggressive, oltre che al ritiro di tutto il personale e degli armamenti italiani dispiegati nell’est Europa!
Aggiungiamo alla nostra rivendicazione “NO GREEN PASS” quella di “NO ALLA NATO”, perché vogliamo un futuro, e lo desideriamo libero e pacifico!!!
Studenti Contro il Green Pass Udine