Report sulla manifestazione di sabato a piazza San Giovanni

Stavamo per fare un report nostro sulla manifestazione di sabato quando ci sono arrivate queste considerazioni molto ben fatte da un compagno di Napoli. Possiamo aggiungere che noi abbiamo distribuito i nostri volantini femministi tra la gente e siamo rimaste colpite dalla risposta positiva. Tutte le donne che abbiamo incrociato e con cui ci siamo fermate a parlare erano stupefatte e perplesse per la mancanza di un posizionamento femminista contro il green pass e il controllo sociale serrato, lo Stato autoritario e i ricatti…mostrando paradossalmente una sensibilità femminista molto al di là della loro collocazione.

Sulla manifestazione di sabato a piazza San Giovanni

La presenza in piazza poteva essere di circa diecimila persone (ma non sono bravo ad avere occhio per queste cose). Come già per altri eventi simili chi è sceso in piazza, in modo del tutto autorganizzato, non era lì prevalentemente perché affiliato a qualcuna delle tantissime sigle che avevano promosso l’iniziativa. Confermando quanto avevamo intuito si voleva essere presenti in piazza soprattutto per esprimere la propria voglia di resistere a quanto sta avvenendo in materia di gestione della pandemia. A giudicare dalle verifiche dirette e dagli accenti ascoltati, molte delegazioni di fuori Roma. L’impressione avuta è che la maggior parte dei presenti fosse d’accordo con le modalità di svolgimento della manifestazione di tipo stanziale, per vari ordini di ragioni, ma, credo, fondamentalmente perché non si è ancora disposti ad andare oltre questo livello di mobilitazione, se fare un corteo può comportare un confronto con le forze dell’ordine. Anche gli interventi dal palco non mi è parso fossero particolarmente seguiti, tranne quando prendeva la parola il personaggio di spicco o mediatico. Molti cartelli senza nessuna sigla, ed anche in questo caso autoprodotti. Noi abbiamo portato il volantino di Assemblea Militante (circa un mille) che veniva preso senza difficoltà dai partecipanti, anzi in più occasioni dopo averlo letto, qualcuno tornava indietro per chiedere informazioni  e/o esprimere la propria condivisione con il testo del volantino. Vista la quantità dei presenti ad un certo punto abbiamo deciso di fare anche noi una distribuzione mirata, per cui circa la metà dei volantini sono stati distribuiti solo a chi ce lo chiedeva esplicitamente.  

I compagni dell’assemblea romana come annunciato si sono concentrati dal lato opposto della piazza con propri striscioni e materiale da diffondere. Io non ho contezza delle precedenti iniziative promosse dai compagni, ma sono rimasto favorevolmente impressionato dalla quantità di persone che si avvicinavano al loro concentramento. Dopo aver fatto interventi dal proprio microfono per esprimere il proprio punto di vista, una parte consistente dei compagni si è giustamente spostata verso l’altra parte della piazza diffondendo il proprio materiale tra il resto dei manifestanti, credo anche in questo caso con ottimi riscontri. Ad un certo punto quasi tutto il concentramento dei compagni romani è entrato in corteo dentro la parte più consistente della manifestazione gridando slogan ed invocando di fare un corteo unitario. Sicuramente hanno raccolto discreti consensi, almeno tra una parte della piazza e pertanto hanno cercato di avviare il corteo che provasse ad uscire dall’area della piazza. Ovviamente la polizia è subito avanzata con i suoi blindati e le truppe attrezzate per respingere il tentativo di fare il corteo. Ed è a questo punto che si è verificato un evento interessante, poiché una parte significativa dei manifestanti che erano al lato della piazza si sono schierati a loro volta tra i compagni e la polizia. Quest’ultima ha scelto di far indietreggiare i blindati e le sue truppe per decine di metri e vi assicuro che era un bello spettacolo a vedersi. L’intenzione era comunque quella di impedire che si svolgesse il corteo e si sono quindi attestati in posizione più arretrata ma facendo intendere che non avrebbero tollerato ulteriori avanzamenti del corteo. Nel frattempo dal palco si invitava la piazza a non accettare provocazioni da parte di chi voleva secondo loro stravolgere il senso dell’iniziativa, mentre una specie di servizio d’ordine con tanto di pettorine si spostava dalla parte dove si era tentato di fare il corteo per chiedere alle persone che si erano lasciate trascinare, di tornare indietro ed isolare i provocatori. Anche in questo caso la sensazione, a parte quelli del palco e del servizio d’ordine, è che la piazza fosse spaccata tra chi vedeva la scelta di fare il corteo come una sacrosanta esigenza e coloro che erano preoccupati dalla possibile degenerazione in scontri con la polizia in cui non volevano essere coinvolti.

A conclusione mi sento di dire che le dinamiche sembrano essere state simili a quelle verificatesi nella piazza di Milano e che complessivamente, visto il modo affrettato e il cambiare continuo degli appuntamenti, la presenza dei compagni in piazza ha avuto un effetto positivo. Per la prima volta all’interno di una mobilitazione del movimento no green pass è stata visibile una componente di manifestanti con posizioni indipendenti ed un punto di vista marcatamente anticapitalista. Credo che ciò debba essere materia di ulteriore valutazione collettiva per le prossime iniziative previste in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale sui posti di lavoro per il 15 febbraio. Direi che anche la presenza di Assemblea militante, almeno nelle due piazze di Milano e Roma, tenendo conto delle difficoltà ed i tempi stretti con cui ci siamo arrivati, ha avuto un battesimo positivo e promettente per le prossime scadenze di mobilitazione.

Un saluto a tutti,

Roberto

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