Di nuovo gli esecutori delle direttive delle multinazionali si riuniscono, questa volta a Roma, per giocarsi ai dadi le nostre vite.
Decideranno cosa dovremo mangiare, come dovremo lavorare, quanti figli dovremo o non dovremo fare, quanto ci dovremo odiare tra noi e quanto ci dovremo amare, quando e come dovremo morire per loro!
Non hanno più senso le sfilate di protesta e le processioni, le giaculatorie e le litanie, il neoliberismo ha chiuso ogni spazio di contrattazione, cammina come una macchina da guerra calpestando e tritando tutto quello che trova sul suo cammino. L’ iper-borghesia è caratterizzata da un’arroganza senza pari e da una violenza senza confini.
E’ indispensabile e vitale trovare modi e strumenti per combattere questo stato di cose, che siano i gatti selvaggi o gli zoccoli nell’ingranaggio, il sabotaggio o i picchetti, il salto della scocca o togliere loro la terra sotto i piedi…l’unica cosa certa da cui cominciare è sottrarsi, disobbedire, disertare, rifiutare…si comincia da qui…si comincia col dire NO.
NO al loro mondo del lavoro, no alla meritocrazia, alla produttività, allo smart working…
NO allo Stato della sorveglianza, no al green pass, ai ricatti, allo stato d’emergenza…
NO alla medicalizzazione della vita, all’obbligo vaccinale, al controllo dei corpi…
NO alla loro società della colpevolizzazione, della digitalizzazione, della delazione, dei permessi, dei controlli, delle multe, delle sanzioni amministrative, della sorveglianza speciale, dei fogli di via…
IL TEMPO E’ ADESSO!