*UNA GIORNATA DI LOTTA AL FIANCO DEI PORTUALI E IN DIFESA DELL’AMBIENTE! *
Giovedì 22 gli Antimilitaristi campani, accogliendo la sollecitazione
proveniente dai portuali del CALP di Genova, hanno tenuto un presidio in
solidarietà con la loro iniziativa contro il transito nel porto ligure
della “nave della morte” Bahri Jazan che trasporta esplosivi e altri
armamenti.
Il nostro presidio è stato parte della più ampia mobilitazione che ha visto
il blocco del Porto di Napoli da parte dei lavoratori portuali e dei
lavoratori della manutenzione stradale appartenenti al Si Cobas, dei
disoccupati organizzati nel Movimento 7 novembre, dei comitati e delle
realtà di movimento in mobilitazione contro il G20 dell’ambiente tenutosi
in città il 22 e il 23 luglio.
Dopo il blocco della viabilità interna al porto nei pressi del consorzio
CONATECO con interruzione del transito di numerosi Tir, un corteo si è
diretto alla sede dell’Autorità Portuale occupandone l’ingresso ed esigendo
un incontro con il Presidente avv. A. Annunziata per chiedere il reintegro
dei lavoratori licenziati e interventi urgenti per le gravi criticità a
carico dell’attività lavorativa; denunciare le condizioni di insicurezza e
inquinamento del porto, reso ancora più grave dagli sversamenti illegali di
rifiuti speciali presso alcuni terminal; dire no al nuovo deposito di GNL e
all’ampliamento della darsena nell’area Est; dire no al transito delle navi
che trasportano armi.
All’incontro, risultato dell’azione di lotta, su tutte queste tematiche
sono stati chiesti impegni precisi dalle realtà presenti.
Rispetto al transito di navi armate, è stato ribadito il rifiuto dei
lavoratori al carico/scarico delle armi e la netta opposizione al transito
di navi armate e sommergibili a propulsione nucleare. Le realtà
antimilitariste hanno, per l’ennesima volta, chiesto che la popolazione
venga informata del piano di emergenza previsto dalla legge per affrontare
eventuali incidenti.
La nostra partecipazione alla mobilitazione nel porto di Napoli, oltre ad
essere un momento di forte solidarietà con i portuali del CALP di Genova in
presidio nello stesso momento sotto Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità
Portuale di Genova, ed ai lavoratori del porto di Napoli, ha rappresentato
un altro momento importante per portare il punto di vista antimilitarista
nelle mobilitazioni contro il vertice G20 sull’ambiente. Infatti, sia nella
fase preparatoria che nel controvertice abbiamo provato a sottolineare gli
effetti e le cause della guerra, della produzione di armi e del
mantenimento dell’apparato militare sull’ambiente e sui territori, oltre
che sulle popolazioni che subiscono le aggressioni delle grandi potenze.
Insieme alla denuncia abbiamo insistito sulla necessità che il movimento
ambientalista tutto si faccia carico di questa battaglia essendo la
questione ambientale, quella dello sfruttamento del pianeta e dell’uomo ed
il militarismo, facce di un’unica lotta contro un sistema basato sul
profitto.
Speriamo che questi primi momenti di iniziative condivise siano l’inizio un
percorso che rilanci sia l’opposizione alla guerra e alla militarizzazione
che la più generale opposizione contro le politiche di un governo che,
mentre avalla licenziamenti, precarietà e riduzione delle tutele, sta
usando anche la cosiddetta transizione ecologica per finanziare gli
inquinatori, gli sfruttatori ed i guerrafondai di sempre e garantire loro
un nuovo ciclo di profitto.
Antimilitaristi Campani
Napoli 24/07/2021