Una bella presa in giro su Giorgio Cremaschi e accoliti da ilrovescio.info tutta da leggere!
Scusate, ci siamo sbagliati. Palinodia a Giorgio Cremaschi
Chi si oppone al #green pass dovrebbe coerentemente opporsi a: patente di guida tessera sanitaria carta d’identità certificato di residenza ogni simile diavoleria della dittatura comunista. Svalvolati certo, ma anche semplicemente #fascisti allo stato brado.
Giorgio Cremaschi,
noto dirigente della FIOM-CGIL e poi di Potere al popolo,
su twitter, 20 luglio 2021
Pensavamo, da svalvolati quali siamo, di difendere quel poco che resta della libertà in questa società sempre più schiavizzata e militarizzata, dove ormai polizia, telecamere e mimetiche sono a ogni angolo di strada (mentre i “tecnici” della BCE, di Vodafone e Leonardo-Finmeccanica sono al Governo, e un bravo Figliuolo della NATO si occupa amorevolmente della nostra salute). Presi da fantasiose paranoie complottiste, abbiamo creduto di vedere nell’isteria sanitaria da Covid-19 il peggior giro di vite contro ogni forma di dignità e libertà dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Rifiutando prima le restrizioni e i confinamenti, e poi quegli incredibili miracoli della Scienza moderna che sarebbe riduttivo chiamare “vaccini”, siamo scivolati pian piano nell’oscurantismo più medievale e nel cospirazionismo più reazionario. Ma adesso, dopo che un saggio compagno ci ha fatto notare che non siamo altro che «fascisti», abbiamo messo la testa a posto, tornando dallo stato brado allo Stato civile.
Di fronte al montare della Reazione, chiamiamo alla mobilitazione “antifascista”, riaffermando i sacri valori “antifascisti” aggiornati al Terzo Millennio.
Illuminati dal compagno Cremaschi, siamo pronti a giurare che:
- è “antifascista” accettare restrizioni di ogni sorta per un tempo illimitato e in base a criteri arbitrari
- è “antifascista” comunicare tutti i propri movimenti a qualsiasi poliziotto che ci fermi
- è “antifascista” fidarsi di esperti a libro-paga delle multinazionali
- è “antifascista” farsi somministrare un test diagnostico dai militari
- è “antifascista” la censura degli scienziati quando non sono allineati a una propaganda statale sempre più illogica
- è “antifascista” accettare che i medici di base non curino la Covid-19, mentre quelle migliaia di loro che si ostinano a farlo rischiano la fedina penale e la radiazione dall’Ordine
- è “antifascista” tacere di fronte allo smantellamento finale della sanità pubblica realizzato con l’Emergenza, mentre piovono miliardi nelle tasche dei produttori di tamponi inutili e “vaccini” nocivi
- è “antifascista” l’intimidazione dei lavoratori della sanità che si esprimono contro i “vaccini” (un passo da gigante nella militarizzazione del lavoro)
- è “antifascista” stare con Confindustria quando pensa alla salute degli operai (pretendendo il green pass anche in fabbrica)
- è “antifascista” far da cavie a una sperimentazione biotecnologica di massa
- è “antifascista” essere tracciati a ogni istante da un lasciapassare elettronico
- è “antifascista” obbedire e pensarla sempre come il Governo
- è “antifascista” lasciare la lotta per la libertà ai fascisti
Ci perdoni, davvero, il compagno Cremaschi, e porga ai cari compagni Draghi, Colao, Cingolani e Figliuolo le nostre scuse più sentite.
Hasta la victoria… del Capitale!
Svalvolate e svalvolati rinsaviti e vaccinati