Sul 2 giugno e oltre
Il nostro impegno antimilitarista come femministe è sempre vivo e presente. Il capitalismo neoliberista militarizza i territori interni ed esporta guerre neocoloniali e armamenti. Il fronte interno ed il fronte esterno sono due facce della stessa medaglia. Il sociale qui da noi viene affrontato in forma di guerra, il massacro dei popoli da predare viene attuato con una sistematicità sconvolgente. Per questo rimbalziamo le lotte dei lavoratori portuali <che non vogliono essere complici dei massacri delle guerre> e hanno chiuso i porti alle armi. Recentemente i portuali di Livorno si sono espressi contro un carico d’armi su una nave diretta in Israele che stava bombardando i territori palestinesi occupati.