Per Annamaria Mantini/8 luglio 1975
Ricordare è importante, ricordare è fondamentale, chi non ricorda la sua storia e non ne mantiene viva la memoria ha già perso. Vogliamo ricordare Annamaria riannodando la sua lotta al presente
[…]è necessario resistere, opporre resistenza personale, interpersonale, politica alla marea montante della normalizzazione e rimanere fortemente ribelli alle molteplici oppressioni, renitenti alla chiamata della leva, ferme nel nostro pensare femminista con una lucidità che respinge la disperazione, la delusione[…] Insieme a tutte le donne e le compagne che rifiutano la delega, che continuano a lottare per la propria autodeterminazione, che si prendono ciò di cui hanno bisogno, che conquistano a spinta i propri diritti, che si autodifendono e si autorganizzano contro la violenza di genere esercitata dagli uomini, dalle istituzioni e anche dalle donne, insieme alle donne vessate dalla magistratura e rinchiuse in carcere o nei cpr, insieme a tutte quelle che si oppongono alla militarizzazione dei territori, alle<guerre umanitarie>, alle speculazioni e alle nocività,, che siano un tav, un muos, un inceneritore o lo sfruttamento lavorativo, insieme a tutte quelle che ancora vogliono la luna. Rimanere rivoluzionarie è il solo modo di costruire strade di liberazione[…]
<Quattro passi>p.49