L’ennesima volta
Per l’ennesima volta negli Stati Uniti un afroamericano è stato ucciso dalla polizia durante un fermo, faccia a terra, ammanettato, il poliziotto con le ginocchia sulla schiena e sul collo, a niente sono servite le sue richieste di aiuto “non respiro”…E’ successo a Minneapolis, ma poteva succedere in qualsiasi altro posto degli Usa, è una modalità con cui si muove la polizia. L’uccisione scatena la sensazione di ingiustizia che accompagna la vita, l’ingiustizia scatena la rivolta che si propaga a macchia d’olio. Minneapolis ha decretato il coprifuoco seguita da 25 città tra cui St Paul, Louisville, Cincinnati, Portland, Denver, Columbus. Vari Stati hanno mobilitato la Guardia nazionale: Minnesota, Georgia, Kentucky, Wisconsin, Colorado e Ohio. La situazione è grave a Philadelphia ma anche a Indianapolis, Jacksonville, Los Angeles e nella stessa Washington.
E’ uno stillicidio ed è un copione che si ripete: abusi e uccisioni di afroamericani da parte della polizia, rivolte anche molto violente, repressione, arresti, condanne e poi di nuovo una calma apparente con una rabbia che cova sotto la cenere. Il problema è la mancanza di un progetto politico. La scommessa è tutta qui.
Gli Stati uniti sono la società più razzista al mondo ma si presentano come “politicamente corretti”, milioni di persone sono in miseria totale, vivono sotto i ponti e non sanno come mangiare, ma gli Usa si presentano come un paese ricco e dalle possibilità illimitate per la gente, hanno disuguaglianze sociali impensabili, hanno un sistema elettorale gestito da lobby miliardarie ma si presentano come il paese più “democratico” tanto da avere la pretesa di esportare la “democrazia” ovunque, si presentano come il paese della libertà ma tutti i cittadini sono controllati e con loro gli Usa hanno la pretesa di controllare tutti i cittadini del mondo…Ma sono anche il paese con la struttura militare più potente, questo sì, e dà molto da pensare.