Era chiaro che saremmo arrivate/i qui!
Nella
“Il consiglio comunale di Soragna, nel Parmense, ha approvato, nei giorni scorsi, una mozione per la messa al bando dell’ideologia comunista.
Il testo richiama la legge Fiano, provvedimento approvato dalla Camera per contrastare la propaganda di immagini e contenuti legati all’ideologia fascista, applicandola però al comunismo”
Immagino non ci sconvolga troppo l’equiparazione fra fascismo e comunismo, è una vita che sentiamo questa storia. E’ cominciato tutto con la creazione degli “opposti estremismi”, con la condanna della violenza politica sia dell’”estrema sinistra” che dell’”estrema destra” creata ad arte e fomentata proprio dal PCI quello di Berlinguer, di Pecchioli con il compagno di merende Cossiga, quello che ora è il PD di Minniti e Gentiloni (sì anche lui ha un mezzo finto passato da compagno).
Certo la storia del comune di Soragna nel parmense ora farà anche ridere ma invece è l’ultimo atto di un pericoloso percorso. L’equiparazione dei “totalitarismi” non è una chiacchiera da bar per tifosi ma è una manovra ben pensata. Il capitalismo è riuscito ad instillare distanza, sospetto e perfino odio per l’ideologia comunista attraverso la condanna dei “cattivi regimi” di cui l’ultimo in ordine di tempo è oggi la Corea del Nord. Si tratta di un lavorìo ben costruito dalla classe al potere per confondere le acque e sottrarsi ad ogni giudizio politico facendo appello all’emotività immediata. Per cui viene fuori che il fascismo tutto sommato ha fatto degli errori di cui i più grandi sono stati la guerra e le leggi razziali, ma fondamentalmente ha dei valori condivisibili, mentre il comunismo è una forza del male portata avanti comunque da intellettuali borghesi per farci credere che siamo tutti uguali mentre loro mangiano caviale.
Chiaramente viene volutamente ignorato e cancellato il percorso storico, di cui l’ideologia comunista è stata ed è portatrice, di lotte e di speranza per un mondo migliore in cui non ci sia sopraffazione e sfruttamento, mentre il fascismo informato ideologicamente a suprematismo, razzismo, classismo, gerarchizzazione, militarismo, maschilismo, colonialismo e via andare, non è altro che il braccio armato che la così detta “democrazia borghese” usa quando lo ritiene opportuno come cane da guardia di uno Stato che massacra chi prova ad alzare la voce contro lo sfruttamento e l’oppressione. E’ il suo percorso storico e la sua funzione attuale.
Certo i libri di storia non ci raccontano il ruolo a cui è stato chiamato il fascismo italiano negli anni venti, non ci raccontano delle case del popolo bruciate, delle donne seviziate e del servizio reso ai latifondisti o agli industriali in ascesa. Poi dei golpe fascisti negli altri paesi si parla se sono lontani e sono la scusa per le nostre democrazie per presentarsi come modello di equilibrio democratico e sociale e poi ci dicono che usare questo termine è ormai superato, non è il caso di usarlo neppure per Casapound figuriamoci quindi per il fascismo del PD e di Minniti.
Addirittura dato che ora la Germania ha in parlamento un partito neonazista, in quel paese si prendono di mira i quotidiani comunisti (comunisti? Quali che li vorrei conoscere!) perché una delle loro leader è lesbica (e vai con il pink washing! Mi viene in mente un film abbastanza recente in cui si parla di tre generazioni di donne e c’è una battuta in una scena in cui la nipote vuole diventare un uomo e la nonna lesbica le dice di fare solo la lesbica: “Nonna meno male che ti sei battuta per i diritti dei gay pensavo fossi tollerante! – risposta “Essere lesbica non significa essere tollerante…”) Ma tutto questo non interessa a nessuno, interessa di più il cattivo paese che mangia bambini nel sud est asiatico (e qui mi viene da ridere perché è un gioco che si ripete e si ripete ancora!)).
Il femminismo è tutto ciò che percorre strade di liberazione e di uscita da questa società, è comunista, è anarchico, è libertario…ma non può essere in nessun modo e non sarà mai di destra…fascista o neoliberista perché altrimenti sarebbe, come d’altronde è in questo momento storico, un emancipazionismo e pure finto e che funziona pure male, un donnismo che inneggia alla parità senza voler intaccare minimamente il pesante sfruttamento e la struttura patriarcale che invece sostiene e veicola opprimendo tutte le altre donne e demonizzando quelle che si ribellano al sistema.
Il problema non è certo che quattro vecchi si tengano o meno la loro sede comunista, il problema è combattere con tutte le forze la teoria mistificatoria degli opposti estremismi anche se a volte penso sia tardi. Mi chiedo come mai ci sia tanta gente che si dichiara di sinistra e che non si scandalizza davanti ad una bugia così grossolana e davanti all’evidenza di uno Stato che trasuda violenza da tutti i pori sistematicamente e quotidianamente e invece viene ancora considerato un interlocutore mentre è la causa di tutto ciò che c’è di male in questo paese. Però mi raccomando continuate a girare come criceti intorno ai contentini che questo Stato vi ha elargito con “magnanimità” vedi le leggi tipo la 194 chiedendo che vengano attuate, migliorate, sistemate….dimenticando che sono sì frutto delle lotte ma sono state concesse per togliere l’acqua ai pesci, perché i pesci non guardavano il dito, non chiedevano permessi, ma volevano la luna e la luna si prende e non si contratta! E così è successo che siamo diventate tutte “persone civili” magari vestite di fucsia e ci siamo infilate mani e piedi legati nella tana dell’orco, del capitalismo neoliberista, che, questo sì, mangia i bambini e purtroppo non è una favola.