Concetta e la luce
“L’energia elettrica non è un bene indispensabile alla vita e chi si allaccia abusivamente alla rete non può essere scusato per avere agito in caso di necessità”. Così recita la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna di Concetta, una donna pugliese, per furto di energia elettrica. La donna aveva dichiarato di averlo fatto per stato di necessità essendo senza lavoro,sfrattata e con una figlia incinta a carico.”L’energia procura agi e opportunità”…”Non averla non mette a rischio l’esistenza”…afferma la Corte.
La povertà è un delitto come nella società vittoriana. Il neoliberismo ha rovesciato sulle classi subalterne la colpa della loro povertà, cerca di cancellare dal comune sentire la differenza tra sfruttatore e sfruttato/a, oppressore ed oppresso/a, spoliticizzando il sociale, dipingendo la lotta politica con tratti delinquenziali sbandierando la legalità come un feticcio.
E se si accendesse un altro tipo di lampadina?