Riaprono le spiagge proibite
Da questo weekend sono fruibili anche ai civili le spiagge comprese all’interno dei poligoni di Teulada e Quirra.
La notizia in se non ha niente di troppo interessante, in quanto sono ormai diversi anni che i militari concedono la cortesia di poter frequentare le spiagge che da 70 anni hanno sottratto alla Sardegna. Il tutto sempre però tenendo sotto controllo i bagnanti, e non di sicuro come bagnini, bensì per evitare che qualche curioso possa addentrarsi in altre zone del poligono e scoprire gli scempi e l’inquinamento che l’attività esercitativa causa. Le spiagge vengono così “ripulite” dai residui di bombe e proiettili (poi in realtà basta mettersi la maschera per trovare un cimitero di rottami di ordigni nei primi metri dopo la battigia) e “restituite” alle comunità che così ci possono tirare su due soldi con i parcheggi estivi e i sindaci possono riempirsi la bocca di terribili parole tipo integrazione fra civili e militari o uso duale della spiaggia.
Chiaramente nessuno nomina la questione inquinamento, il sindaco di Villaputzu parla di un controllo delle acque marine e di risultati eccellenti, sarebbe interessante sapere se lui ci va con la sua famiglia a farsi il bagno a Murtas…
Si tratta insomma dell’ennesima presa per i fondelli che regione, amministrazioni e militari ci propinano, e alla quale purtroppo molti, troppi abboccano. Sarebbe bello come si diceva un pò di tempo fa, che fossero in tanti troppi invece a tentare di visitare i poligoni proprio alle spalle delle spiagge, per vedere la vera faccia dei militari, che gli si pareranno davanti con tanto di mitra, e vedere cosa non si fa per prepararsi alle guerre e ai massacri in giro per il mondo
https://nobordersard.wordpress.com/2017/06/04/riaprono-le-spiagge-proibite/