La Pastora “Maquis”
Teresa nel 1943
Teresa Pla Meseguer nacque ermafrodita a Vallibona un piccolo paese spagnolo, ora nella comunità autonoma Valenciana, nel 1917, il mese non è certo, da una famiglia poverissima. La madre, non sapendo come regolarsi, la registrò come femmina con il nome appunto di Teresa, perché pensava che così avrebbe avuto meno problemi. La discriminazione che subì per tutta la fanciullezza e l’adolescenza nell’ambiente rurale in cui era nata la portarono ad autoescludersi dalla comunità e si rifugiò in montagna, in solitudine, a fare la pastora. Da qui uno dei nomi con cui fu conosciuta.
Non partecipò alla guerra civile spagnola, ma quando andò al potere Franco entrò nel Maquis, il movimento di guerriglia e resistenza antifranchista. La presa di coscienza politica si accompagnò alla crescita personale e a quella culturale. Imparò a leggere e a scrivere e prese consapevolezza dei propri desideri e delle proprie sensazioni. Scelse l’identità di genere maschile e prese il nome di Florencio che divenne anche il suo nome di battaglia.
La sua conoscenza profonda delle montagne che aveva maturato negli anni della solitudine fu molto utile al movimento maquis, tanto da farne una leggenda. Florencio per anni riuscì a sfuggire alla cattura, e fu arrestato in territorio andorrano e solo in seguito ad un tradimento. Condannato a morte nel 1960, la pena fu commutata in ergastolo e fu incarcerato per 17 anni in un carcere femminile, fino al 1977, quando uscì per l’amnistia proclamata dopo la morte di Francisco Franco. Nel 1980 cambiò ufficialmente identità all’anagrafe. Morì ad Olocau nel 2004.
Florencio nel 1960, quando fu catturato