“Riflessioni femministe sulla scuola”
“[…] La vostra “apertura al territorio e al mondo del lavoro” è in realtà educazione allo sfruttamento, sempre con le stesse logiche classiste. Nella scuola dei sogni di cui lei parla tanto fieramente impariamo ad abbassare la testa e a produrre mano d’opera gratis.
L’inserimento nella società che millantate è l’introduzione a una società classista, competitiva e finalizzata al profitto, portata all’esasperazione dalla crisi economica permanente che stiamo attraversando. Allora no, cara ministra, non è lei a dover difendere la scuola, sono gli studenti che devono prendere coscienza di sé, rifiutare un modello imposto e riprendersi una scuola che sia davvero a misura di studente.
Una studentessa leggete tutta la lettera qui e qui