Nel nostro specifico il rifiuto del lavoro riproduttivo e di cura rappresenta la consapevolezza del ruolo che ci è attribuito in questa società patriarcale e capitalista, rifiuto coniugato a quello del lavoro produttivo che ci viene assegnato come lavoratrici all’interno del percorso emancipatorio e che ci divide in due percorsi, quello di serie B a cui è destinata la stragrande maggioranza delle donne che possono essere ricacciate nel ruolo domestico e tradizionale qualora non servano e quello di serie A delle donne che si prestano in cambio della propria promozione personale a diventare partecipi attive del neoliberismo e del patriarcato.