Un martedì No Tav, presidio al tribunale e conferenza stampa (VIDEO)
Il presidio, poco gradito dalle forze di polizia che avrebbero voluto addirittura impedire il volantinaggio (!) davanti al tribunale, è continuato alcune ore, in modo da attendere l’uscita di tutti gli inquisiti.
I resoconti dei presenti restituiscono un p.m Rinaudo nervoso, teso a sottolineare le colpe da lui attribuite. La gip Ferracane Luisa, la stessa che ha firmato gli arresti e le altre misure cautelari, non ha assunto atteggiamenti degni di nota. Sapremo nel giro di pochi giorni, poiché anche il p.m ha riservato il parere, l’esito di questi interrogatori e, soprattutto, se saranno confermate oppure alleggerite le coercizioni da loro disposte più di una settimana fa.
Qui di seguito pubblichiamo la video-intervista ad Andrea e Marisa, rispettivamente di 74 e 71 anni, all’uscita dal tribunale e sottoposti all’obbligo di firma quotidiana
La conferenza stampa in Valle è iniziata ricordando Giuliano, che non ha rispettato gli arresti domiciliari, ed Edgarda, alla quale non è stata ancora notificata la misura degli arresti domiciliari.
Dopo la solidarietà espressa ai tutti i No Tav colpiti da quest’ultima offensiva giudiziaria, hanno preso parola Nicoletta e Gianluca.
Nicoletta ha letto la dichiarazione depositata dal suo avvocato questa mattina in tribunale (lei infatti si è rifiutata di presentarsi all’interrogatorio), Gianluca invece, in Credenza da giovedì scorso e al quale non sono stati ancora notificati gli arresti domiciliari, ha valorizzato la “via” aperta da Nicoletta e Giuliano, che di fatto ha delineato un nuovo campo di lotta sul terreno giudiziario-penale. Gianluca è entrato anche nel merito dell’operazione, sottolineandone gli aspetti normativi, punitivi e pretestuosi.
Dopo di loro, ha preso parola Alberto Perino che ha sottolineato le varie risposte, popolari, che il movimento ha messo in campo: l’assemblea di martedì scorso, la fiaccolata partecipata da migliaia di persone di giovedì sera e, importantissima, la solidarietà di massa espressa a tutti gli inquisiti.
Alberto ha anche sottolineato come quest’operazione, che è andata a colpire tanti valligiani over 50, è andata definitivamente a rompere quella retorica dei blackblock attivi in valle o della divisione buoni e cattivi: è caduta la maschera, la loro. Questa operazione, insomma, ha dato una rappresentazione reale della trasversalità del Movimento No Tav, che nonostante tutto è forte e continua a resistere.
La giornata continuerà con l’apericena organizzato da Mario, il barbiere di Bussoleno, il quale ha chiuso la fantomatica vicenda con la guardia di finanza delle “lamette mancanti”, ma che è ancora coinvolto nel maxi processo, di cui si attende l’inizio del secondo grado. Con questo aperitivo che si svolgerà davanti alla Credenza, Mario vuole ringraziare tutti coloro che fino ad oggi l’hanno sostenuto. Appuntamento alle ore 18 al presidio permanente di Bussoleno