15 maggio a Napoli in contemporanea con Niscemi!

Domani 15 maggio presidio a Napoli contro la guerra, il militarismo e l’oppressione del popolo palestinese

Domani 15 maggio, 68° anniversario della Nakba, in contemporanea con la manifestazione che si terrà a Niscemi contro lo strumento di guerra MUOS e la militarizzazione del territorio, la “Rete contro la guerra e il militarismo” ed il “Comitato BDS Campania” terranno un presidio a via Luca Giordano per dare voce all’opposizione contro le aggressioni militari e le politiche di guerra sia dell’Occidente, in particolare dell’Italia, che dello stato sionista di Israele che impunemente continua a portare avanti il genocidio del popolo palestinese.

L’appuntamento è alle ore 10,30 davanti alla scuola Vanvitelli. Invitiamo tutti a partecipare.

america usa assass

Un presidio per far sentire la nostra voce contro le aggressioni militari e le politiche di guerra dell’occidente, in particolare dell’Italia e schierarci contro tutti i muri e per l’accoglienza dei profughi e degli immigrati. L’iniziativa, in condivisione al comitato BDS Campania si pone, nello stesso contesto antimperialista, contro le politiche Israeliane di guerra e oppressione sionista nel giorno di commemorazione della Nakba. Il 15 maggio del 1948 iniziava per i palestinesi la Nakba: la catastrofe; lo Stato di Israele nasceva sul sangue versato dal popolo palestinese: distrutti 541 villaggi, 11 cittadine, 20 quartieri arabi in città a popolazione mista, 750.000 palestinesi, l’80 % dei residenti della Palestina storica, espulsi o costretti ad abbandonare le proprie case. In questi sessantotto anni per il popolo palestinese la Nakba non ha mai avuto fine. Gli attivisti del presidio vogliono dare voce e informazioni, sempre nell’ambito dell’opposizione all’imperialismo e il militarismo, sulla militarizzazione dei territori in contemporanea e in condivisione con la manifestazione No Muos a Niscemi dove da anni un movimento di attivisti, con la complicità solidale di un’intera popolazione, “si oppone ad un eco-MUOStro elemento chiave di un ampio disegno guerrafondaio” e respinge “l’ennesima opera militare in quanto strumento di guerra e di morte”.
Con la scusa di fermare i flussi migratori il Mediterraneo e i territori che in esso si affacciano sono diventati oramai una grande base militare per le prossime aggressioni di USA ed Europa ai paesi dell’Africa e del Medioriente. Quelle stesse aggressioni che sono la causa dell’enorme flusso di disperati la cui unica colpa è quella di non voler morire di fame o sotto le bombe lanciate dai nostri governi.
Rete contro la guerra e il militarismo – Napoli
x info e contatti: assembleanowar.na@gmail.com

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