Berta Caceres, è stata assassinata ieri mentre dormiva in casa, a La Esperanza, circa 200 chilometri a Nord-Ovest di Tegucigalpa. Berta, ecologista indigena honduregna, era nota per la sua lotta ambientalista contro le multinazionali, in particolare contro lo sfruttamento del territorio da parte di aziende minerarie e idroelettriche. Aveva lottato in difesa del fiume Gualcarque, nel dipartimento dei Sanata Barbara, nel Nord-ovest dell’Honduras, minacciato da un progetto di diga che avrebbe privato dell’acqua migliaia di abitanti di alcuni villaggi. In passato le avevano ucciso il compagno ed era stata minacciata in vario modo: di essere violentata e linciata, ma anche di vedersi uccisa la madre o rapiti i figli.
Questo è il regime golpista dell’Honduras. Gli esecutori dell’omicidio sono honduregni, ma i mandanti sono statunitensi.