Il vero volto del Jobs Act
Daniela Ciampa, 38 anni, era addetta alla mensa scolastica di Nichelino, a Torino, lavorava alla ditta Euroristorazione che gestisce in città un maxi appalto per tre anni da 8 milioni di euro, che l’ha licenziata per aver condiviso sul social network un messaggio che raccontava le lamentele dei genitori che avevano trovato insetti nei cibi dei loro figli.
“Mio figlio va a scuola a Nichelino e io pago il servizio. Nel post avevo scritto che neanche a me sarebbe piaciuto mangiare un piatto di polenta con uno scarafaggio. Non ho citato l’Euroristorazione e francamente, visto che il mio profilo ha tutte le restrizioni sulla privacy non capisco nemmeno come abbiano fatto a leggere un mio post». Daniela percepiva uno “stipendio” di 370 euro al mese.
Intanto anche noi vorremmo sapere come e a che titolo la Ditta è potuta entrare nel suo circuito privato a leggere il post. Naturalmente, la magistratura di Torino, quella tanto impegnata contro i NoTav, non ravviserà nessun tipo di reato e, naturalmente, il controllo nei confronti di questa lavoratrice sarà considerato “eccezionale”, mentre tutti gli altri…….le tecnologie, guarda caso, funzionano, ma per ricondurre le condizioni di chi lavora all’ottocento in una società reimpostata sui principi del feudalesimo e impregnata di etica nazista. Questa è l’essenza dell’ideologia neoliberista. Questo è possibile in Italia grazie agli ascari del PD e ai collaborazionisti della Triplice.
Tutta la nostra solidarietà a Daniela.