di Alessandra Daniele
Ebenezer Scrooge fu svegliato di colpo da un rumore secco e violento di legno spezzato. Aprí gli occhi, e si trovò di fronte una sinistra figura senza volto. Si chinò a raccogliere una delle scarpe accanto al letto, e gliela tirò contro, dicendo:
– Basta con questa stronzata! Tutti gli anni la notte di Natale qualcuno di voi viene a rompermi i coglioni per cercare di farmi entrare nello spirito natalizio. Per tutto il resto dell’anno non ve ne frega un cazzo che io sia uno sfruttatore, anzi mi chiamate “valido rappresentante della piccola e media impresa”, solo a Natale vi coglie questa fregola di provare a redimermi, e venite a raccontarmi che morirò triste e solo, se non mi sbrigherò a comprarmi una badante ucraina. Ma andate affanculo e lasciatemi dormire, fantasmi di merda!
La figura in nero si tolse il casco.
– Quali fantasmi? Noi siamo dell’Antiterrorismo. Ci è stato segnalato che ti rifiuti di festeggiare il Natale, baluardo della Civiltà Occidentale e pilastro dell’Identità Nazionale. Quindi siamo venuti a controllare i tuoi documenti, il tuo appartamento, e la tua cronologia Internet.
Attraverso la porta scardinata un gruppo di agenti entrò nella stanza.
– Dobbiamo perquisire tutto in cerca di armi da fuoco, chimiche, e batteriologiche.
Due degli agenti sollevarono il letto di Scrooge, ribaltandolo. Scrooge rotolò sul pavimento.
L’agente gli puntò ill manganello contro.
– Dov’è il presepe?
Scrooge si alzò da terra, sistemandosi il pigiama.
– Quale presepe?
– Non ti piace il presepe? Preferisci la Sharia?
– Non c’è una terza opzione?
– Una via di mezzo? Vuoi fare il presepe islamico? Vuoi mettere il velo alla Madonna?
– La Madonna ce l’ha già il velo.
– Vuoi fare il presepe senza maiali?
– Non ci sono i maiali nel presepe.
– Certo che ci sono, c’è il maiale, c’è la mucca, c’è il cavallo…
– Quella è la Vecchia Fattoria.
– Cerchi di fare lo spiritoso? Fai una battuta sull’ISIS se hai coraggio.
– Per far ridere lei?
– Non hai il presepe – tagliò corto l’agente – c’è l’arresto immediato per apologia di terrorismo.
– Da dove spunta questa legge?
– Stava nel Pacchetto Sicurezza del governo. Non guardi i talk show?
– È obbligatorio pure questo?
– Sì, quelli antiterrorismo, e senza cambiare canale durante la pubblicità perché sarebbe vilipendio delle vittime.
– Cosa c’entra?
– Che fai, protesti? E non ti vergogni, in questo momento così difficile per la Civiltà Occidentale, unica garanzia di Democrazia e Libertà?
Gli altri agenti continuavano a perquisire, buttando all’aria mobili e suppellettili in giro per la stanza.
– Ci sono le aggravanti per resistenza all’arresto – l’agente afferrò Scrooge, ammanettandolo.
– Non potete arrestarmi, sono un valido rappresentante della piccola e media impresa!
– Stronzate, sappiamo che la tua ditta è fallita, altrimenti non saremmo qui.
– È colpa della crisi.
– La crisi è finita – scandì imperioso l’agente – i consumi devono ripartire, a costo di prenderli a calci in culo. Per te c’è il rimpatrio in Siria.
– Ma io sono nato qui.
– Sticazzi, ti spediamo in Siria lo stesso.
Scrooge cercò di divincolarsi.
L’agente lo strattonò con violenza. Lo spinse davanti alla finestra.
– Senti, tu domani sarai in prima pagina. Come preferisci, “Sgominata cellula dormiente” o “Imprenditore suicida per debiti”?…
Scrooge chinò la testa.
– Bene – commentò l’agente, trascinandolo via – Andiamo ragazzi, qui abbiamo finito. Buon Natale a tutti quanti.