Full Metal ISEE
di Maria Silvia Marini
La questione della nuova normativa in materia ISEE dà da pensare.Se, da una parte, l’inasprimento delle misure di controllo sulla situazione reddituale potrebbe sembrare una mossa volta a combattere l’evasione fiscale, dall’altra, con un’analisi minimamente più approfondita, essa mostra l’iniquità e l’incostituzionalità su cui riposano le intenzioni di chi l’ha decisa.A costituire reddito, secondo la nuova normativa, saranno tutte, ma proprio tutte, le entrate. Comprese quelle che lo Stato, di fronte a situazioni economiche di bisogno, elargisce.
Dunque anche le borse di studio riservate agli studenti.Dunque, sommando per esempio la quota della borsa di studio – che nel caso di uno studente fuori sede senza assegnazione dell’alloggio arriva intorno ai cinquemila euro – potrebbe tranquillamente verificarsi il caso per cui ci sia uno slittamento da una fascia contributiva più bassa a una più alta. Certo, trattandosi di poveracci, fascia in giù, fascia in su, sempre poveri si rimane. Però è curioso il principio alla base della decisione. Curioso…Lo Stato dà, lo Stato toglie. Una norma alla Full Metal Jacket.
Certo questi poveri sono sempre di più, una vera scocciatura, non si può negare.
E poi anche questa crisi…senza alcuna fantasia ha colpito sempre gli stessi, sempre loro, sempre VOI maledetti poveri, quelli sull’orlo della povertà, tutti mezzi montati peraltro…vi eravate pure messi in testa, qualche annetto fa, di saltare l’ostacolo e prendere finalmente quel benedetto ascensore sociale! Non vi sognerete mica che ci sia lo spazio per tutti?!? A parte che non ci entrereste, tutti assieme, anche volendo, e poi ormai siete veramente troppi…non si può, servono norme di sicurezza…abbiate pazienza, tocca sempre spiegarvi anche le cose più ovvie. Si tratta semplicemente di nuove innocue piccole prove di resistenza…certo, chi se lo può permettere non usa l’ascensore, nel suo attico ci arriva in elicottero…e ciò che è importante, ci arriva, ma non a spese dello Stato! Eh! Imparate a fare le scale voialtri, se siete poveri non possiamo mica andarci di mezzo noi, non possiamo mica sobbarcarci noi tutti i vostri noiosissimi problemi!
Vuoi davvero essere dei nostri? Credi davvero di vivere in un paese giusto che sostiene chi ha DAVVERO bisogno? Eh…troppo semplice. Facile la vita laggiù, tra i morti di fame…non avete voglia di fare una mazza, ecco perché siete dei poveracci. Ma noi, qui, dall’alto dei nostri dicasteri, siamo, in fondo, magnanimi. E una possibilità ve la diamo. Questa borsa di studio ve la concediamo…ma non vi vorrete mica adagiare sugli allori? E qui, signori miei, dobbiamo farvi capire che SI LAVORA. Siete degli sfaticatelli…è inutile che lo nascondiate: con tutta questa smania del futuro migliore, dello studio…ma lo studio a che serve? Suvvia! E poi, perdere tempo con quelle materie…con questa storia della ricerca, del sapere, della formazione…pfuah! Invece di essere orgogliosi delle vostre origini e di conservare la tradizione, vi mettete in testa queste velleità puerili…e poi, sì…certo, qualche ambito di studio ha ancora senso, se sforna UTILITA’, quattrini…ma le altre materie…come dite? Ah, sì, le materia pure, e poi quelle umanistiche, pure quelle…ma che ci facciamo con questa roba? Per la coscienza civica ci vuol ben altro! Rigore e disciplina! Controllo e punizioni! E poi…Voi poveracci siete peggio del morbillo, capiteci…un virus, aumentate a dismisura. Qualche paletto per scremare ancora, dovevamo metterlo…su, su…non lamentatevi sempre, è la cosa che vi riesce meglio, una questua continua la vostra. Sempre con questi diritti, con queste richieste…chiedete sempre, sempre, sempre. Ma non possiamo mica stare dietro a tutti. Smettetela di lamentarvi in continuazione…un ronzio continuo…vi abbiamo anche curato per anni gratis…per fortuna stiamo provvedendo anche in quel senso. E se c’è da aspettare quei quattro – cinque mesi per un esame, suvvia, cosa sarà mai…anche in quel caso, santo Cielo, una selezione deve pur esserci! Guardatela in questa prospettiva: se morite aspettando, avevate ragione a mettervi in fila; se sopravvivete, cari miei, non ne avevate bisogno! Come si dice…uno su mille ce la fa. Bisogna essere furbi nella vita, signori miei…Si chiama MERITOCRAZIA, l’avete voluta e chiamata a gran voce, e noi non facciamo che applicarla! Dovreste essere contenti anziché lamentarvi! Ed è per questo che abbiamo introdotto questa nuova regolamentazione in materia di reddito…vogliamo sapere tutto di voi, perché a voi in fondo in fondo ci teniamo…vi sproniamo a dare di più! Vi rendiamo migliori! Più produttivi! Più competitivi! Che dite? Eh? “Prendetevela con i ricchi e i veri evasori”? Ma…ma per cortesia…Caro mio, qui le cose vanno guadagnate, qui noi non regaliamo niente. E chi può comprare, chi può spendere, ha. Sono i ricchi a far girare l’economia! I ricchi! Voi siete solo una zavorra, lasciatevelo dire…è ora di dire basta a tutti questi regali concessi senza alcun tornaconto per noi! Ecco…basta ai regali.
O meglio, qualcosa sì, ve la stiamo regalando…strenne di ingiustizia come se piovesse…in fondo, tra poco è Natale!