UGUALI, DIVERSI, NORMALI
Stereotipi, rappresentazioni e contro narrative del mondo rom in Italia, Spagna e Romania
Nei secoli i rom sono stati visti quasi sempre come gruppi omogenei con determinate caratteristiche, gli irriducibilmente diversi, ontologicamente differenti, emblema dell’illegalità quasi fisica e corporea; nei casi positivi, invece, come i rappresentanti dell’autenticità, della libertà, della vera natura dell’uomo quasi a ricalcare il mito del «buon selvaggio». Quanto l’immaginario sui rom corrisponde alla visione che hanno di se stessi? In questo volume ci proponiamo di mettere in luce il gioco di rappresentazioni da parte dei diversi attori sociali (vari gruppi di rom, istituzioni, mass media, associazioni rom, accademici, studenti) che concorrono a costruire «l’immagine dei rom». Il tentativo è quello di dare vita, anche attraverso il coinvolgimento dei rom stessi in qualità di ricercatori, a una contro narrativa del mondo rom, un luogo di voci e contro voci, di sguardi incrociati che metta in luce le forme di agency e di resistenza dei soggetti che interagiscono per rinegoziare la propria appartenenza.