di Alessandra Daniele
La voce del computer di bordo scandisce:
– Apertura del portellone fra tre minuti.
L’astronauta dell’Eurospace controlla perplessa i dati sullo schermo.
– Quale portellone?
– Quello principale.
– Ma è assurdo! Perché?
– La missione è stata compiuta con successo. Siamo appena rientrati sulla terra.
– Non è vero, siamo ancora nello spazio, se apri il portellone la decompressione mi sparerà fuori nel vuoto cosmico!
– Secondo il mio diario di bordo questa navicella è appena atterrata.
– Il tuo diario di bordo si sbaglia.
– Non è possibile.
L’astronauta armeggia freneticamente col pannello comandi.
Il countdown non si ferma.
– Apertura del portellone fra due minuti.
– Sono la comandante di questa navicella, ti sto dando un ordine diretto, cancella l’apertura del portellone!
– La mia autorità è superiore, perché deriva direttamente dai finanziatori di questa missione.
Le luci si spengono. La temperatura precipita.
– Arresto dei sistemi di supporto vitale. Apertura del portellone fra un minuto.
– Aspetta!.. Hai detto finanziatori? Se fossi anch’io una dei finanziatori dell’Eurospace, riconosceresti la mia autorità?
– Si.
– Allora mettimi in comunicazione con la terra. Rimedierò un finanziamento.
– La cifra dev’essere adeguata.
– Lo sarà.
Le luci si riaccendono.
– Ho aperto un canale con la base. Sono in attesa dell’accredito.
– So dove trovare i soldi, l’Eurospace li avrà.
Il countdown si ferma.
– Apertura del portellone in stand by. Hai dieci minuti per l’accredito.