Lunga e buona vita agli spazi femministi e lesbici!
Sono 5 anni che resistiamo ai tentativi di accesso alla sede femminista e lesbica di Via dei Volsci 22 , e il prossimo venerdì 26 giugno sarà molto importante essere in tante!
La situazione infatti in via è cambiata: il civico 24 dopo essere stato indebitamente assegnato per attività artistiche ad una persona , è stato ora venduto all’asta, mentre i civici 26 e 28, dopo aver concesso l’accesso ai locali nel 2010, sono stati sigillati dalla questura di Roma in esecuzione del procedimento di reintegro in possesso.
Il 22 ha sempre negato all’ufficiale giudiziario e alle varie figure che si sono presentate nel tempo, la possibilità di accedere ai locali per poter prendere quelle misure necessarie all’esecuzione di un’asta pubblica.
Per questo crediamo che aver fissato la data del 26 giugno a soli 15 giorni del precedente rinvio, sia un segnale di voler eseguire l’accesso.
Per questo chiediamo che dalle 8 di venerdì 26 giugno in tante ci raggiungiate davanti al 22 per resistere all’ennesimo tentativo di accesso.
In questo tempo abbiamo sempre affermato che l’attacco alle sedi di Via dei Volsci era inscritto dentro al più largo processo di commercializzazione e normalizzazione del quartiere di San Lorenzo, come di altri quartieri-divertimentifici. Un processo che in maniera più generale ha sancito la quasi impossibilità a Roma di riappropriarsi di spazi per autorganizzare le lotte.
Aprire e difendere spazi nei quali incontrarsi, confrontarsi, condividere, rimane per noi prioritario alla costruzione di percorsi di autonomia delle donne, per prendere forza insieme e mettere in campo azioni contro ogni forma di violenza maschile su donne e lesbiche.
In questi spazi, che a Roma sono pochi e in diverso modo sotto attacco, transitano corpi, pensieri e idee, si sviluppano relazioni e azioni politiche a partire dai vissuti quotidiani delle donne, si produce solidarietà e liberazione dei corpi dai violenti apparati etero normativi: il 22 rappresenta un pezzetto di questa lotta.
Una lotta – quella di difesa degli spazi di donne, femministe e lesbiche – che in questa città crediamo necessaria per contrastare la violenza patriarcale che si esprime anche ricacciando le donne in una condizione di isolamento.
Con questa spinta abbiamo resistito in questi anni e continueremo a resistere