Corrispondenze londinesi
PRIME IMPRESSIONI
ROR nun se pija!
Roma 1 Londra 0! il fascino di Roma, la sua luce, le case…Architettura tutta simile, è difficile orientarsi perché è tutto uguale!
CONTRASTI DELLA CONTEMPORANEITA’
Un mix di moderno/ultra occidentale, capitalistico si incontra/scontra con l’ Oriente e le sue filosofie:
meditare attraverso un dispositivo elettronico dopo una giornata di lavoro che parte alle 7 della mattina (ora della sveglia) e finisce la sera alle 20 (ora del rientro a casa). Lavoro, lavoro, lavoro! E si. La meditazione in questi casi aiuta!
Qui il lavoro si trova facilmente. Il mercato del lavoro è comunque una giungla – altissima competizione- ma un lavoro di merda lo trovi….
Tipo il mio primo lavoro: commessa in un negozietto/bancarella di t-shirt tarocche a Camden Town (zona molto turistica, alla moda, famosa per il mercato e per i vari locali e negozi di tattoo, piercing e di vestiario gestiti perlopiù da pakistani, cingalesi) con il boss di origine cingalese stressato dal poco guadagno «no business today!» e che urla in continuazione insulti sessisti… Per una giornata di lavoro che va dalle 9.30 – orario in cui devi aprire il negozio, quindi spostare il mobilio di varia natura per metterlo all’esterno del locale – alle 19.30 (orario formale, ma che poi finisce per essere di un’ora in più!) la paga è in nero ed è di circa 50 sterline cioè l’equivalente di 60 euro…. Allora capisci che ti conviene cercare un lavoro in regola perché veramente conviene: per la stessa paga per lo meno hai un orario lavorativo prestabilito e dei giorni liberi da rispettare…. Soltanto che lavorare in regola significa anche essere schedati cioè certificare che hai un alloggio dove stare, quindi presentare l’indirizzo del tuo domicilio, nonché aprirti un conto in banca….
COSTO DELLA VITA
Il costo delle case è altissimo: si parla di minimo 500 sterline per una stanza in un appartamento…Per non parlare di quando vai a fare spesa al supermercato!!
Ondata migratoria
Tanti italiani…soprattutto ragazzi e ragazze tra i venti e i trent’anni che bazzicano per le vie della città!
POLITICA
Mi è capitato di ritrovare in due ambiti diversi l’attenzione per il TTIP: la prima occasione è stata quando un tipo sulla cinquantina mi ha distribuito un giornale di sinistra in cui c’è un lungo articolo proprio intitolato al TTIP in cui si riporta una foto di una manifestazione al centro di Londra contro i tagli alla sanità e al Welfare State ai quali si andrebbe incontro con l’implementazione del trattato; l’altra occasione riguarda l’ambito della produzione alimentare e dell’associazionismo che si occupa dei prodotti a chilometro zero ecc…
INDIVIDUALISMO
Londra è una città che ti ingobbisce, dice la mia coinquilina….
Ho pensato: ti ingobbisce per il clima (umido, vento, freddo)…Ma non solo… Il gobbo è una persona che metaforicamente tende a chiudersi su se stessa, in un atteggiamento di difesa…
Così calpestando le strette strade di Londra mi è venuta l’esigenza di prendere in mano Marx . Londra è individualista. La società capitalistica è individualista. Infatti.
«Il capitalismo: una forma di vita che separa e contrappone esseri che sono “umani” in quanto costitutivamente sociali. Con il risultato che questi “sono più liberi di prima, nell’immaginazione”, anche se “nella realtà sono naturalmente meno liberi, perché subordinati a una forza oggettiva” quella dei rapporti di classe»[1].
E Londra è una delle metropoli capitalistiche per eccellenza. É il centro del commercio più schizofrenico, consumistico. E più un sistema sociale si trova in uno stato di capitalismo avanzato e più quel sistema sarà basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Quindi sul lavoro.
CONDIZIONI SUL LUOGO DI LAVORO: “BARISTA?”
Grande compagnia. Big Company in English. Ti fanno manager dopo tre mesi di lavoro con loro. Paga minima sindacale: 6,36 sterline compresi i contributi. Massima flessibilità nell’orario di lavoro, turni di anche 9/10 ore giornaliere.
Videocamere ovunque. Non solo su autobus, metropolitana, negozi, case, ma anche nei luoghi di lavoro.
È quando sto sul posto di lavoro che mi rendo conto delle effettive condizioni di sfruttamento e di quante lotte potrebbero essere portate avanti in questi contesti.
Eppure questo è uno dei paesi verso il quale si guarda con ammirazione, è uno di quei paesi a cui la gente comune aspira. “Perché qui si lavora. Si produce. Si fa carriera. Qui la meritocrazia esiste”…
Tanto è vero che qui di migranti italiani/e ce ne stanno tantissimi/e. Soprattutto ragazzi e ragazze dai 20 ai 30 anni di età. «L’emigrazione italiana in Gran Bretagna è poco conosciuta in quanto è un’emigrazione che non ha mai rappresentato un fenomeno di massa paragonabile a quello diretto verso altri paesi europei o verso le Americhe; eppure comprende avvenimenti con radici profonde. Dalla fine degli anni settanta sono giunti in Gran Bretagna molti giovani per lo studio della lingua inglese o per l’attrazione di un sistema di vita ritenuto più libero e appagante nonché agevolati dalle garanzie di poter trovare lavoro in brevissimo tempo. L’intensificarsi, in seguito, dei rapporti economici e commerciali fra i due paesi ha indotto un gran numero di uomini d’affari, dirigenti, tecnici e impiegati di varie società e istituzioni italiane a stabilirsi in Gran Bretagna e circa la metà dell’intera comunità italiana risiede a Londra divenuta, nel tempo, il centro della finanza e del commercio internazionale»[2].
Comunque in questo poco tempo da londinese un fatto è certo posso dire che mi manca Roma! Il movimento che c’è a Roma, le mille iniziative nei mille quartieri, che ti fanno sentire che se lo vuoi, qualcosa di alternativo lo puoi costruire!!
Daje,I love Rome.
Claudia Mezzopera
[1]Donaggio E., Kammerer P, a cura di, 2007, “Karl Marx. Antologia. Capitalismo, istruzioni per l’uso”, Feltrinelli Editore, Milano
[2]http://www.dip-statistica.uniba.it/html/annali/2011/annali_2011/13-Sacco-Italiani%20a%20Londra.pdf
un bel commento su una delle città più importanti del mondo