Transfrontiera

Transfrontiera

di Diana J.Torres

La mia carne, il mio sangue, la mia pelle, il mio regno.
Dove io comando, dove io decido.

Esco da un’aspettativa preferita
cammino sul muro della vostra frontiera ripugnante
e con passo da gigante entro nelle vostre cliniche, nei vostri
ambulatori, nelle vostre scuole, nelle vostre sale operatorie.

Entro nelle vostre biblioteche e ingoio uno a uno
tutti i manuali che utilizzate per dare nome
alle mie emozioni.

La mia pelle, la mia carne, il mio sangue, il mio tempio.
Dove pregan le profane, le sfrattate dalla fede, le perverse
e le anormali.

Assalto le vostre farmacie a punta di pistola
e ingerisco le vostre soluzioni per pazzi.
Quello che non saprete mai é che questo che faccio
lo faccio senza credere nel vostro discorso,
senza credere nel futuro che mi offrono le vostre predizioni,
senza lasciarmi conoscere.

La mia fica, il mio cazzo, tutti i miei orifizi, il mio orgasmo:
dove ho costruito un monumento al desiderio che é sempre lubrificato.
Alleno ormoni come se fossero soldatini,
li preparo per assaltare i vostri palazzi dell’amore castigato,
e riscattare i vostri cuccioli mutilati in nome del benestare.

Sono attrice nel vostro dramma e l’ho trasformato in commedia,
volevate che fossi Cappuccetto e cambiai la parte al lupo,
che ne aveva anche lui piene le palle.

Attraverso le frontiere delle vostre proprie nevrosi,
e mi installo giusto lí dove voglio stare,
dove risplendo come un molesto insetto mutante
che non potete ammazzare.

Il mio corpo, il mio corpo, IL MIO CORPO.
Dove io comando, stronzi!

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