Materiali
http://www.youtube.com/watch?v=vUxG5lefoV4
*I Nomi Delle Cose – Ventottesima Puntata 08.05.13
*Dagli Atti dell’Incontro Nazionale Separato “Memoria collettiva, Memoria femminista”
“…..Riscoprire ciò che fu il movimento femminista rivoluzionario e saper rideclinare i suoi principi sulle nuove forme che il potere ha assunto all’interno della società pacificata e neoliberista, che procede frammentando il processo di soggettivazione per rendere sempre più problematico il riconoscimento di classe e di genere ed erodere spazi di autonomia e alterità. La trasmissione del sapere tra generazioni e all’interno della stessa è una grande forza, l’unica forse in grado di confrontare esperienze di lotta in ottica sincronica e diacronica, in modo da poter estrapolare elementi di continuità , invece che di discontinuità, tra ciò che combattevano le nostre madri e ciò che dobbiamo difendere e combattere oggi…(…)L’usura del tempo non c’entra con il fatto che una catena di eventi venga ad essere rimossa dalla memoria collettiva. La causa e i processi di dimenticanza e di oblio sono voluti e perseguiti attraverso la falsificazione dell’esperienza storica, la produzione di ricordi sostitutivi, di codificazioni fuorvianti e fraudolente.
In definitiva, un far sapere diverso, la falsificazione di un evento, la sua rimozione e /o sostituzione….”(http://coordinamenta.noblogs.org/post/2012/11/18/memoria-collettiva-memoria-femminista/)
http://baruda.net/2009/05/11/giorgiana-masi-per-non-dimenticare-testimonianze-di-quel-12-maggio/
http://www.youtube.com/watch?v=ITBU0Hre5oQ
http://www.youtube.com/watch?v=qorABdaXxMQ
I funerali di Giorgiana
http://www.youtube.com/watch?v=ffuf2eTs728
“CRONACA DI UNA STRAGE”-aprile 1979/ libro bianco sull’assassinio di Giorgiana Masi
http://www.fondazionecalamandrei.it/html/archivio/indice_archivio2.pdf
Testimonianze
“Ho conservato un ricordo nitido di quella giornata: il 12 maggio del 1977. C’era un cielo grigio , immoto, e si era immersi in un’ atmosfera gravida di
qualcosa che ci si aspettava potesse succedere. Erano le prime ore del pomeriggio . La manifestazione per celebrare i 3 anni dalla legge sul divorzio non era stata autorizzata. Io stavo all’angolo del Lungotevere dove poche ore dopo Giorgiana Masi sarebbe stata uccisa. Non sapevamo che fare. Le srade intorno erano deserte.
Sulle rotaie del tram ( non passavano) ricordo Emma Bonino, seduta a terra con una camicia viola. Era sola. Rivivo lo sgomento e l’impotenza di quel pomeriggio…mi sembrava più grave quello che poteva succedere, da parte di qualcuno in quel momento nascosto..Un sit-in? .Era diverso il clima dalle tante manifestazioni di quegli anni, in cui il rischio era cancellato dall’essere tutti e tutte insieme in lotte comuni, a viso aperto…”
Antonia
https://archive.is/www.reti-invisibili.net
https://archive.is/search/?q=giorgiana+masi
Intervista integrale a Cossiga in una puntata di “Report” del 27 aprile 2003 pubblicata su carmilla on line
http://www.carmillaonline.com/2003/07/08/cossiga-lo-stato-del-segreto/
Interviste a Cossiga di Aldo Cazzullo sul Corriere dellaSera del 23 marzo 2004 e del 25 gennaio 2007
“….Quando dovemmo organizzare noi una manifestazione unitaria contro il terrorismo, andò diversamente». Voi chi? «Pecchioli e io, o meglio il Pci e la Dc. Fu dopo la morte di Giorgiana Masi, in quella manifestazione sciagurata che Pannella volle a tutti i costi e che io come gli spiegai avrei anche autorizzato, se i radicali avessero avuto un servizio d’ ordine come l’ avevano i comunisti. Era la primavera del ‘ 77. Il Pci accettò di rinviare il corteo del primo maggio, perché al Viminale non eravamo pronti. Quando arrivò il giorno giusto, il servizio d’ ordine agì in coordinamento con la polizia, grazie alle radio che noi gli avevamo dato. Pecchioli seguì la situazione in contatto telefonico con me (farlo venire al Viminale sarebbe stato eccessivo). Portuali e operai gettarono gli autonomi nelle braccia della polizia, da cui furono opportunamente smazzolati. La parola d’ ordine congiunta era: botte senza pietà».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/01_Gennaio/25/cazzullo.shtml
“..La migliore risposta la potrebbe dare Fausto Bertinotti. Quell’anno lo incontrai a Torino. Parlammo a lungo. Tornato a casa, disse alla moglie: questo è il ministro dell’Interno più democratico che potessimo avere».Non ha nulla da rimproverarsi? «Ho uno scrupolo. Io ho stroncato definitivamente l’autonomia: mandando i blindati a travolgere i cancelli dell’università di Roma e rioccuparla dopo la cacciata di Lama; poi inviando a Bologna, dopo la morte di Lorusso, i blindati dei carabinieri con le mitragliatrici, accolti dagli applausi dei comunisti bolognesi. Tollerammo ancora il convegno di settembre; poi demmo l’ultima spazzolata, e l’autonomia finì. Ma la chiusura di quello sfogatoio spostò molti verso le Brigate rosse e Prima Linea».Sta dicendo che se potesse tornare indietro non manderebbe più i blindati all’università di Roma o a Bologna? «Mi farei più furbo. Incanalando la violenza verso la piazza, l’avremmo controllata meglio, e alla lunga domata…”
Il 17 agosto del 2010 finalmente Cossiga è morto!
Da “Ora e qui” /lettere di una femminista/Bordeaux 2011
Lettera del 17/08/2010
Ciao a tutte
Oggi, Giorgiana Masi avrebbe avuto 52 anni e 11 giorni.
Studentessa del liceo scientifico Pasteur, fu uccisa ,colpita alle spalle,in
occasione di una manifestazione indetta dal Partito Radicale, il 12 maggio 1977,
nell’anniversario della vittoria referendaria per il divorzio e promossa a
piazza navona contro il divieto di manifestare nel centro storico dell’allora
ministro dell”Interno Cossiga.
Giorgiana aveva 19 anni.
Le chiare responsabilità emerse a carico della polizia porteranno il ministro
dell’Interno a intessere una fitta trama di omertà e menzogne iniziata il 13
maggio in parlamento con l’elogio alla polizia “per il grande senso di prudenza
e moderazione” e culminata con la denuncia nei riguardi del Partito Radicale
per calunnia.
Dopo l’uccisione di Giorgiana la DC e il PCI organizzarono una manifestazione
di appoggio al governo che era presieduto da Andreotti con il sostegno esterno
del PCI:”In quell’occasione il servizio d’ordine del PCI agì in coordinamento
con la polizia grazie alla radio che noi gli avevamo dato. L’onorevole
Pecchioli del PCI seguì la situazione in contatto telefonico con me,farlo
venire in Viminale sarebbe stato eccessivo.Portuali e operai gettarono gli
autonomi nelle braccia della polizia da cui furono adeguatamente “smazzolati”.
La parola d’ordine congiunta era “botte senza pietà”.”(Dichiarazione di Cossiga
al Corriere della sera il 23 marzo 2004,mai smentita e tanto meno oggetto di
querela da parte di nessuno!!)
Per i suoi meriti come ministro dell’interno Cossiga ,nell’agosto del 1979, fu
nominato presidente del consiglio.
Nel 1985 fu nominato presidente della repubblica, per la prima volta nella
storia repubblicana ,al primo scrutinio.
Ma più di mille parole vale citare il diretto interessato che così dice
nell’ottobre del 2008:” Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero
ministro dell’Interno. In primo luogo,lasciar perdere gli studenti dei licei,
perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente
ferito”. All’ineffabile Cossiga non importa la morte del ragazzino, ma le
ripercussioni politiche e continua “……lasciarli fare(gli universitari),
ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il
movimento con agenti provocatori pronti a tutto e lasciare che per una decina
di giorni i manifestanti devastino i negozi,diano fuoco alle macchine e mettano
a ferro e fuoco la città,dopo di chè,forti del consenso popolare,il suono delle
sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e
carabinieri, nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e
mandarli tutti all’ospedale, non arrestarli, che tanto poi i magistrati li
rimetterebbero subito in libertà,ma picchiarli e picchiare anche quei docenti
che li fomentano, non dico quelli anziani,certo,ma le maestre ragazzine sì,
questa è la ricetta democratica”.
Cossiga è stato eletto presidente della repubblica con i voti della DC,del PSI,
del PCI,del PRI, del PLI, del PSDI.
Un abisso ci separa da Cossiga e dai partiti che lo hanno eletto alla
presidenza,comunque adesso si chiamino.
Apparteniamo a mondi diversi.
Cossiga si rappresentava come cattolico e come tale veniva accreditato dalla
chiesa ma era un uomo che non credeva in dio, non credeva nella vita eterna,
altrimenti si sarebbe pentito.
Sapendo che avrebbe dovuto incontrare nell’al di là,se fosse stato credente,
Giorgiana Masi,pensava di raccontare anche a lei le versioni fantasiose e di
comodo che ha raccontato in questa vita? E se Giorgiana gli avesse addebitato
le sue colpe,pensava di cavarsela anche con lei con una denuncia?
Questo è un giorno di dolore e di commozione.
Di dolore nel ricordo della morte di Giorgiana.
Di commozione perchè Giorgiana vive con noi nei nostri cuori.
Elisabetta
Ho fatto tanta fatica a scrivere queste righe fino ad avere dolore fisico,ho
potuto terminarle solo per il disprezzo che provo per Cossiga e l’affetto che
ho per Giorgiana.